Davvero stavolta si può dire che è un miracolo che non ci sia scappato il morto in seguito all’ennesimo crollo di un cavalcavia. Il ponte che ha ceduto è quello dello svincolo per Marene, al km 61.300 della statale 231 “di S. Vittoria”, nel comune di Fossano, in provincia di Cuneo, e che ha schiacciato un’auto dei carabinieri impegnati in un posto di blocco. I militari, un carabiniere di 25 anni e un maresciallo di 55, entrambi in servizio alla locale stazione, quando hanno sentito gli scricchiolii sono riusciti a fuggire e mettersi in salvo prima che la struttura cedesse proprio al centro della carreggiata. Il viadotto si trova nei pressi della zona del cimitero.
Commissione d’inchiesta
Il presidente dell’Anas Gianni Vittorio Armani ha subito istituito una commissione d’inchiesta interna per accertare cause e responsabilità del crollo, presieduta dal generale dei carabinieri Roberto Massi, direttore della Tutela Aziendale di Anas, e composta da due ingegneri strutturisti ed esperti di tecniche costruttive. La strada è stata provvisoriamente chiusa al traffico, in entrambe le direzioni, tra i km 59 e 66. Il crollo non ha causato feriti. Anche il ministero delle Infrastrutture, con un decreto del ministro Del Rio, istituirà una commissione d’indagine.
Il sindaco: “Incredibile”
“Se nessuno si è fatto male è un miracolo ma non si può contare sui miracoli, un ponte non deve cadere” ha commentato il sindaco di Fossano, Davide Sardella, immediatamente giunto sul posto. “E’ una scena incredibile – ha aggiunto il primo cittadino – il ponte è stato costruito negli anni Novanta e quindi non è neppure così vecchio. Negli ultimi giorni non ci sono state forti piogge e da quando amministro la città non mi è mai giunta nessuna notizia sulle condizioni della struttura. La strada è molto frequentata, è una vera fortuna che nessuna persona sia rimasta coinvolta”. L’area è stata transennata e posta sotto sequestro. Sul posto sono intervenute le squadre Anas, i carabinieri, la polizia stradale e i vigili del fuoco per gli interventi e i rilievi del caso e per la gestione della circolazione.
I precedenti
Il crollo odierno è purtroppo l’ultimo di una serie. Il precedente più recente è del 9 marzo scorso, quando il cedimento di un ponte sull’A14 nei pressi di Ancona, durante lavori di manutenzione, ha ucciso una coppia di coniugi di Spinetoli, in provincia di Ascoli Piceno. Emidio Diomedi, 60 anni, piccolo imprenditore nel settore dell’abbigliamento, e Antonella Viviani, 54 anni, percorrevano con la loro auto la carreggiata Nord dell’autostrada: a 10 chilometri a nord di Loreto, la vettura è stata schiacciata dal ponte, che ha ceduto alle 13.30 circa. Nell’incidente sono rimasti feriti due operai della Delabech, che eseguiva lavori per i quali il cavalcavia era chiuso al traffico.
Un crollo simile si verificò il 28 ottobre 2016 ad Annone (Lecco) sulla corsia Nord della superstrada 36: al passaggio di un tir da oltre 108 tonnellate il cavalcavia piombò sulla strada sottostante stritolando l’Audi di Claudio Bertini, 68 anni, morto sul colpo. Un’altra vettura, una Fiat Panda, fu investita dalla cabina del tir, precipitato e inclinatosi su un fianco. L’occupante della Panda, Roberto Colombo, rimase miracolosamente illeso. Nessuna conseguenza pure l’autista del mezzo pesante e la famiglia di tre persone che viaggiava su una Volkswagen Golf, volata giù dal cavalcavia. Per questo episodio il 4 novembre 2016 la Procura di Lecco ha iscritto nel registro degli indagati tre persone: Angelo Valsecchi, 50 anni, dirigente Viabilità e infrastrutture dell’amministrazione provinciale di Lecco, il suo vice Andrea Sesana, 35 anni, e il tecnico dell’Anas Giovanni Salvatore, 56 anni. Omicidio colposo e disastro colposo sono i reati ipotizzati dai pm. Poche ore prima del crollo, un cantoniere dell’Anas, Tindaro Sauta, aveva segnalato la caduta di calcinacci.
Il 7 luglio del 2014 crollò un tratto del viadotto Petrulla, sulla strada statale 626 tra Ravanusa e Licata, in provincia di Agrigento. Quattro persone, tra le quali una donna incinta, rimasero lievemente ferite. Sempre in Sicilia, qualche mese dopo, il giorno di Natale 2014, cedette il viadotto Scorciavacche sulla statale Palermo-Agrigento. Era stato inaugurato il 23 dicembre. Questo incidente non coinvolse automezzi e non causò danni alle persone.
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