E’ una progressione che va oltre le attese quella della campagna vaccinale in Italia. Nella giornata di ieri è stata raggiunta quota 600 mila somministrazioni in un giorno, oltre che le prime 150 dosi ai ragazzi di dodici anni ritenuti prioritari. In sostanza, un’accelerazione che ha fatto balzare l’Italia al secondo posto in Europa per quanto riguarda la popolazione interamente immunizzata contro il Covid-19. Davanti al Belpaese, solo la Germania. Ora, con l’allargamento della fascia di popolazione che avrà accesso al vaccino, l’obiettivo è di arrivare ad aver immunizzato metà della popolazione vaccinabile, almeno con la prima dose. Una marcia che consentirà all’Italia di estendere il ventaglio di zone bianche. Anche sul coprifuoco si allenta la tenaglia: da domani scatterà a mezzanotte.
Zone bianche, nodo discoteche
Di passi per avere un Paese totalmente “in bianco”, ormai, non ne sono rimasti molti. Al momento, con le limitazioni riviste al ribasso per quanto riguarda bar, ristoranti e altri luoghi soggetti a restrizioni nei mesi scorsi, resta da sciogliere il nodo discoteche. Con l’arrivo della stagione estiva si pone il problema di riavviare o meno un volume d’affari comunque importante e che, nell’anno e mezzo di pandemia, ha conosciuto una delle situazioni peggiori a livello economico. I gestori dei locali, negli ultimi giorni, hanno alzato il pressing per conoscere il proprio futuro. Nei prossimi giorni, dovrebbero arrivare delle indicazioni più precise circa le eventuali riaperture. Per ora, la strada era quella di un test in due città ma, più verosimilmente, potrebbe essere adottata una misura generalizzata, valida per tutti.
Regola del sei
Con le zone bianche, intanto, migliorano anche le condizioni di uscita e svago. Ai tavoli dei locali, ad esempio, ci si potrà ora sedere in sei e prolungare l’orario della cena, visto lo slittamento del coprifuoco alle 24. Regola del sei che sarà valida anche per le visite a parenti e amici. Per quanto riguarda i locali, la regola sarà valida per chi siede all’interno e solo se non si tratta di conviventi. Per i tavoli all’aperto, invece, i commensali non andranno incontro a limitazioni di alcun tipo, se non quella di lasciare il locale in tempo utile per rincasare.