Covid, studio indipendente Brasile: “3 milioni di casi”

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Un gruppo di scienziati indipendenti, che ha aperto un sito per monitorare in tempo reale la pandemia di Covid-19 in Brasile, sostiene che nel Paese sarebbero circa tre milioni le persone contagiate, 11 volte più delle stime ufficiali, legate ai pochi test condotti. “Il governo brasiliano ha perso il controllo della pandemia. Il numero dei casi sta crescendo in maniera esponenziale”, ha detto a Bbc News Brasil il professor Domingos Alves, docente alla facoltà di medicina dell’Università di Riberao Preto. Sono la cifra record di 19.951 i nuovi contagi di Covid-19 registrati nelle ultime 24 ore in Brasile. Lo ha annunciato il ministero della Salute, precisando che il totale sale a 291.579 casi. Le vittime sono state oggi 888, che fanno così aumentare il bilancio totale a 18.859.

Afp: 325mila decessi nel mondo

La pandemia del nuovo coronavirus ha ucciso oltre 325 mila persone in tutto il mondo, tra cui più di tre quarti in Europa e negli Stati Uniti. E’ quanto risulta da un conteggio elaborato da Afp. In tutto il mondo sono stati registrati 325.003 decessi (per 4.939.642 casi di contagio), di cui 169.671 in Europa (1.944.207 contagi), il continente più colpito. Gli Stati Uniti sono il Paese con il maggior numero di vittime (92.387), davanti a Regno Unito (35.704), Italia (32.330), Francia (28.132) e Spagna (27.888).

America latina, 606.000 contagi e 33.300 morti

Sulla spinta decisa del Brasile, che si accinge a contendersi con la Russia il ruolo di secondo Paese per numero di contagi dopo gli Stati Uniti, la pandemia da coronavirus ha registrato oggi in America latina 606.271 contagiati, 33.386 dei quali deceduti a causa del coronavirus. E’ quanto emerge da una statistica elaborata dall’Ansa sulla base dei dati diffusi su 34 fra nazioni e territori latinoamericani. Con i quasi 20.000 nuovi casi dell’ultimo rapporto reso noto dalle autorità sanitarie, il Brasile registra attualmente 291.579 contagi, di cui 18.859 entrati nel computo dei morti. Seguono il Perù, che totalizza 104.020 contagiati e 3.024 morti, e poi il Messico (54.346 e 5.666). Nella classifica con più di 5.000 contagi si posizionano quindi Cile (53.617 e 544), Ecuador (34.854 e 2.888), Colombia (117.687 e 630), Repubblica Dominicana (13.477 e 446), Panama (9.867 e 281) e Argentina (8.809 e 394).

In Perù 3mila decessi e 100mila contagi

Il Perù, il secondo paese più colpito in America Latina dopo il Brasile dalla pandemia di Covid-19, ha superato la soglia di 100mila contagi e 3mila morti. Lo ha annunciato il Ministero della Salute. Il numero di casi segnalati è ora 104.020 di cui 3.024 decessi, secondo l’ultimo rapporto del ministero pubblicato su Twitter. Il Paese è alla sua nona settimana di contenimento.

Messico, partito volo con 205 italiani

Un aereo della compagnia Neos con a bordo 205 italiani da tempo bloccati in Messico dalle misure restrittive legate alla pandemia da coronavirus è partito ieri da Cancun, nello Stato di Quintana Roo, alla volta di Milano. Il volo, decollato alle 17,30 locali (le 2.30 italiane), è il terzo organizzato con le compagnie Neos e Blu Panorama da ambasciata e consolati italiani in Messico, in coordinamento con l’Unità di crisi della Farnesina. Questo complesso lavoro organizzativo ha permesso il ritorno in patria, complessivamente, di oltre 550 turisti italiani, che si trovavano in vaie località messicane, ma soprattutto nella zona caraibica della Riviera Maya. Secondo stime consolari, dovrebbero essere rimasti sul territorio messicano circa 200 turisti italiani.

Usa: sale numero vittime

Negli Stati Uniti torna ad aumentare il numero delle vittime causate dal nuovo coronavirus. Nelle ultime 24 ore, infatti, si sono registrati 1.561 morti. E’ quanto fa sapere la Johns Hopkins University. Il numero totale dei decessi nel Paese dall’inizio dell’emergenza sale così a 93.416, e quello dei casi di contagio a 1 milione 551.102. In termini assoluti, gli Usa si confermano il Paese più colpito al mondo per numero di decessi.

Trump: “Primato contagi è un onore, test migliori”

Secondo il presidente statunitense Donald Trump, il fatto che gli Stati Uniti siano il primo Paese per numero di casi è “un distintivo d’onore, perché significa che i nostri test sono molto meglio”. Poi l’ex magnate attacca (di nuovo) la “speaker” (presidente) dei rappresentanti della Camera Nancy Pelosi che lo ha criticato per l’uso dell’idrossiclorochina: “È una donna con problemi mentali”. E rilancia: “G7 a giugno a Camp David come previsto”. Di parere contrario i democratici, secondo i quali i contagi rappresentano “un completo fallimento”.

Milena Castigli: