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Covid, Speranza avverte: “Situazione seria ma c’è ancora margine per piegare la curva”

Il ministro della Salute fa il quadro della situazione contagi in Italia: "Lavoriamo giorno e notte per evitare un nuovo lockdown. Giusto che si intervenga dove c'è maggiore difficoltà"

Un nuovo appello arriva dal ministro della Salute, Roberto Speranza. In corrispondenza con le nuove disposizioni applicate dalle Regioni per contenere l’emergenza coronavirus, ma anche nel giorno in cui i contagi da Covid-19 in Italia tornano nuovamente sopra i 10 mila dopo una giornata di flessione. “La situazione è molto seria – ha detto il ministro -. Bisogna dire fino in fondo come stanno le cose. La curva cresce. Serve uno sforzo in più da parte di ciascuno. Nelle prossime ore bisogna alzare il livello di attenzione”. Al momento, ha detto Speranza, il governo lavora “giorno e notte per evitare il lockdown ma i numeri dei prossimi giorni non sono scritti in cielo, dipendono dalle misure. Chiedo alle persone di fare uno sforzo per evitare spostamenti inutili, uscite inutili”.

Speranza: “Ssn ora è più forte”

Speranza è intervenuto a “DiMartedì“, su La7, ribadendo la necessità di attenzione e vigilanza costante non solo sull’andamento del virus, ma anche su norme e comportamenti: “Siamo determinatissimi ad affrontare questa crisi, abbiamo sempre tenuta alta la soglia di attenzione. Il Ssn nazionle ora è più forte: sono state assunte 33 mila persone, produciamo fino a 30 milioni al giorno di mascherine, non siamo a marzo. È giustissimo che nei territori dove c’è maggiore difficoltà si possano, anzi si debbano assumere decisioni più dure. Con misure specifiche tarate su ogni singolo territorio”. Questo in un momento in cui, secondo Speranza, “c’è ancora margine per piegare la curva“.

Misure territoriali

Per quanto riguarda le disposizioni delle Regioni (oggi richiesta di coprifuoco in Campania e stretta in Piemonte), il ministro della Salute ritiene sia la strada giusta: “Noi abbiamo offerto una mattonella comune con le misure nazionali ma è giustissimo che nei territori dove ci sono maggiori difficoltà si possano anzi si debbano assumere decisioni più dure. Io in queste ore sto dialogando incessantemente con i presidenti di regione e i sindaci”. Sulla base dell’esperienza maturata fin qui, secondo Speranza si evince che “che dove c’è un problema dobbiamo intervenire immediatamente. E non subito con una misura nazionale che è sempre la stessa dappertutto ma con misure tagliate su ogni singolo territorio. Oggi abbiamo un sistema di monitoraggio che ci consente di vedere ora per ora ciò che accade e appena c’è un problema bisogna avere il coraggio di intervenire. Questo stiamo facendo”.

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