Salgono i nuovi casi giornalieri di positività al Covid individuati nel nostro Paese così come i decessi, secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute. Intanto, uno studio italiano indica che la sottovariante BA.2.75 di Omicron – nota come Centaurus – potrebbe diventare la responsabile di una nuova ondata autunnale di Covid. La ricerca è stata condotta nell’Università dell’Insubria e pubblicata sull’European Journal of Internal Medicine.
I dati
I nuovi casi Covid individuati nelle ultime 24 ore sono 35.360, quando ieri erano stati 10.418, mentre i decessi pressoché raddoppiati, da 75 di ieri agli odierni 134.
In un giorno sono stati effettuati 207.701 tamponi, tra molecolari e antigenici, e il tasso è salito dal 16,5% a al 17%.
Scendono di una singola unità i pazienti in terapia intensiva, 254, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono invece 6.378 (138 in meno).
Gli attualmente positivi sono 752.091 (14.986 in meno), mentre i decessi, dall’inizio della pandemia, sono 174.931.
Lo studio
Esaminando gli effetti molecolari delle nuove mutazioni del virus SarsCoV2, i ricercatori dell’Università dell’Insubria hanno osservato che la nuova sottovariante del virus SarsCoV2 ha un’elevata capacità di aderire alle cellule umane. La ricerca è nata dalla collaborazione tra Fabio Angeli, docente di Malattie dell’apparato cardiovascolare dell’Università dell’Insubria e direttore della Cardiologia di Ics Maugeri di Tradate, Martina Zappa, bioteconologa del dottorato in Medicina clinica e sperimentale e medical humanities dell’università, e l’esperto di malattie cardiovascolari Paolo Verdecchia. L’analisi genetica della sottovariante BA.2.75 ha indicato che le sue mutazioni la rendono ancora più efficiente nel legarsi ai recettori presenti sulle cellule umane, rispetto alle varianti comparse in precedenza, in particolare rispetto alla Omicron 5. “La maggiore capacità di Centaurus nel legarsi ai recettori del nostro organismo, i cosiddetti Ace2, apre nuovi scenari pandemici e identifica questa variante come possibile dominante a livello mondiale”, osserva Angeli. “Sono ancora da verificare – aggiunge – i suoi effetti in termini di aggressività, ma l’aumentata capacità di legarsi alle nostre cellule e la successiva paralisi dei recettori Ace2, che hanno un ruolo fondamentale nel regolare le nostre capacità vitali, ci fanno supporre anche una verosimile aumentata capacità nel creare danni al nostro organismo; questo sottolinea quanto sarà cruciale la nuova campagna vaccinale ed il ripristino delle misure di protezione individuale”.