Sebbene la situazione epidemiologica dovrebbe tendere al miglioramento con l’arrivo della bella stagione, da lunedì più di metà del Paese sarà in zona rossa.
Calabria, Toscana e Valle d’Aosta si aggiungeranno infatti alle 7 regioni e alla provincia autonoma di Trento dove sono già in vigore le restrizioni più dure Il Lazio torna in arancione.
I numeri dell’emergenza sanitaria
Con ancora 24mila casi e 450 morti in un giorno, il governo conferma la linea del massimo rigore anche dopo Pasqua. I primi, incoraggianti segnali di inversione della curva concederanno finalmente tregua alla scuola: si tornerà in presenza fino alla prima media nelle zone rosse, mentre in quelle arancioni saranno in classe tutti gli studenti fino alla terza media e al 50% quelli delle superiori.
Fino al 30 aprile, dunque, vietati gli spostamenti tra le regioni, ancora chiusi bar e ristoranti, riapertura di palestre, piscine, cinema e teatri a data da destinarsi, zona gialla cancellata fino alla fine del mese.
Le parole del ministro Speranza
Le ordinanze del Ministro della Salute sono state elaborate sulla base dei dati e delle indicazioni della Cabina di Regia; entreranno in vigore a partire da lunedì 29 marzo.
Niente zone gialle in tutta Italia
Fino al 30 aprile saranno confermate le misure oggi in vigore che prevedono solo zone arancioni e rosse. Questo è quanto emerge al termine della cabina di regia Covid sul nuovo decreto. Le misure dovrebbero rimanere attive fino a fine Apriel.
Scende il valore dell’Rt nazionale
Passando dallo 1,16, a 1.08, in discesa l’indice di contagio nazionale. Questo è quanto si apprende nel monitoraggio settimanale dell’ Iss-Ministero della Salute. Giù il numero dei casi di Covid ogni 100 mila abitanti: si attende nella giornata di oggi la conferma del dato.