L’indice di contagio Rt basato sui casi sintomatici risulta stabile a 0,92 (range 0,88-0,97) nel periodo 24 agosto-7 settembre 2022, rispetto alla settimana precedente. In leggero calo a 0,81 (da 0,88) l’indice di trasmissibilità calcolato sui ricoveri. L’incidenza settimanale a livello nazionale scende da 186 ogni 100mila abitanti (09/09/2022 -15/09/2022) da197 (02/09/2022 -08/09/2022). Lo indica il monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute sull’andamento dell’epidemia di Covid-19.
Giù intensive dal 1,9% all’1,4%, reparti dal 6,5% al 5,7%
I ricoveri per Covid-19 in terapia intensiva sono in calo all’1,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 15 settembre ) dal 1,9% (8 settembre) e sono in calo anche i, ricoveri nei reparti ordinari a livello nazionale al 5,7% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 15 settembre) dal 6,5% (8 settembre). Lo riporta TgCom224 leggendo i dati del report settimanale Iss.
Due Regioni a rischio moderato
Due Regioni sono classificate a rischio moderato: in Umbria e Valle d’Aosta i ricoveri per Covid-19 nei reparti ordinari hanno superato la soglia del 15%, con valori, rispettivamente, del 18,4% e del 16,4%. E’ quanto indica la tabella del ministero della Salute aggiornata al 15 settembre.
La stessa tabella indica che, per quanto riguarda l’incidenza, sono 11 le regioni con valori al di sopra della media nazionale di 186 casi su ogni 100.000 abitanti: sono le province autonome di Bolzano (312,4) e Trento (307,1), Veneto (268,4), Abruzzo (295,8), Umbria (257,0), Friuli Venezia Giulia (245,9), Marche (214,4), Calabria (205,8) Liguria (201,3), Molise (193,6). Basilicata (190,6). Mentre le restanti 19 Regioni/PPAA sono classificate a rischio basso.
Tracciamento all’11%, stabili i casi sintomatici (al 51%)
La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è pressoché stabile rispetto alla settimana precedente (all’11% dal 12%) ed è stabile al 51% in una settimana anche la percentuale dei casi rilevati sulla base della comparsa dei sintomi; senza notevoli variazioni in una settimana anche la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening al 37% (dal 38%).
Vaccini, Speranza: “Già 3 milioni quarte dosi, i fragili la prenotino”
La quarta dose di vaccino anti Covid, “secondo le autorità scientifiche è raccomandata esclusivamente alle persone che hanno più di 60 anni e agli immunocompromessi di tutte le età. Mentre per chi ha meno di 60 anni e non è soggetto fragile “in questo momento non c’è una raccomandazione, poi la comunità scientifica farà le proprie valutazioni. Finora, in Italia, circa 3 milioni di persone hanno fatto la quarta dose, ma ce ne sono tante altre che possono farla. Il mio appello a queste persone è che si prenotino”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza (candidato con la lista Italia democratica e progressista) intervistato su Rtl 102.5 e riportato da Ansa.
“Da pochi giorni – ha aggiunto – sono disponibili nei nostri centri vaccinali di tutte le regioni italiane i vaccini aggiornati alla variante Omicron” e “il mio appello è molto netto: siamo in una situazione migliore ma proteggere chi per ragioni anagrafiche o di status personale di fragilità è in una situazione di maggiore esposizione è molto importante”.