Covid, Iss: “Efficacia vaccino booster contro malattia severa è 88%”

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L’efficacia del vaccino nel periodo di prevalenza Omicron contro la malattia severa da Covid-19 è pari al 70% nei vaccinati con ciclo completo da meno di 90 giorni e all’88% nei vaccinati con booster. E’ quanto evidenzia il report esteso Iss sull’andamento della pandemia in Italia. L’efficacia del vaccino nel prevenire la diagnosi di infezione è pari al 46% oltre 120 giorni dal completamento del ciclo vaccinale o pari al 58% nei soggetti vaccinati con dose aggiuntiva/booster.

Iss: tasso reinfezioni al 6%,quasi mezzo milione in 9 mesi

Dal 24 agosto 2021 al 18 maggio 2022 sono stati segnalati quasi mezzo milione di casi di reinfezione da Covid, esattamente 489.414. Nell’ultima settimana la percentuale di reinfezioni sul totale dei casi segnalati risulta pari a 6%, stabile rispetto alla settimana precedente. Più a rischio le donne, chi si è vaccinato da oltre 120 giorni, i giovani e gli operatori sanitari.

Con l’emergere della variante Omicron il rischio di reinfezione è aumentato di 18 volte, proprio fra coloro che non sono vaccinati, fra i giovani sotto i 40 anni e gli operatori sanitari, ha evidenziato uno studio dell’Iss pubblicato dalla rivista Eurosurveillance. Nello studio sono stati esaminati quasi 8,5 milioni di casi e quasi 250mila reinfezioni (definite come infezioni da Sars-CoV-2 riscontrate almeno 90 giorni dopo la prima, o 60 giorni dopo se con un genotipo differente) che si sono verificati tra agosto 2021, periodo in cui era largamente prevalente la variante Delta, e gennaio 2022, quando invece a dominare era la Omicron.

Sono stati valutati diversi fattori di rischio o di protezione sia per la reinfezione in generale che per la reinfezione grave, dall’età allo status vaccinale. Con la variante Omicron il rischio di reinfezione è risultato 18,1 volte quello che si aveva con la variante Delta. Il rischio è risultato 2,9 volte maggiore per i non vaccinati rispetto ai vaccinati con almeno una dose da meno di 120 giorni, indipendentemente dalla variante predominante. Il rischio è risultato maggiore per le donne (1,2 volte rispetto agli uomini) e per i giovani nella fascia 20-39 (1,2 volte rispetto alla 40-59), mentre è minore nelle fasce più anziane per effetto della protezione data dal vaccino.

Per gli over 80 ad esempio è 0,4 volte rispetto sempre alla fascia 40-59. Negli operatori sanitari il rischio è circa doppio (1,9 volte) rispetto agli altri. In generale il rischio di reinfezione grave è risultato più basso, circa 0,4 volte, con Omicron rispetto a Delta, il maggiore fattore di rischio di reinfezione grave è risultato avere più di 80 anni (13 volte maggiore rispetto alla fascia 40-59). Chi ha avuto una prima infezione grave ha mostrato un rischio 2,9 volte maggiore che sia grave anche la reinfezione.

Milena Castigli: