E’ di oltre 370mila (371.700) il bilancio dei decessi nel mondo legati al coronavirus, secondo i dati aggiornati dell’università americana Johns Hopkins. Gli Stati Uniti contano il maggior numero di vittime, 104.319. Seguiti dal Regno Unito con 38.571 morti e dall’Italia (33.415). I casi di contagio ufficialmente riconosciuti in tutto il mondo sono oltre 6,15 milioni (6.152.160), di cui circa 1,8 milioni negli Usa e oltre mezzo milione in Brasile.
America Latina
L’America Latina, in piena pandemia da coronavirus, ha superato nelle ultime 24 ore la barriera di un milione di contagiati, raggiungendo 1.010.279 di casi confermati (+35.000), di cui 51.216 morti (+1.100). E’ quanto emerge oggi da una statistica elaborata dall’ANSA sulla base di dati riguardanti 34 nazioni e territori latinoamericani. Da solo il Brasile raccoglie oltre la metà dei contagiati (514.849), aggiungendone in un giorno ben 16.400 e consolidando il suo secondo posto al mondo dietro gli Stati Uniti (1.786.030). Anche i morti sono cresciuti, avvicinandosi alla barriera dei 30.000, a quota 29.314 (+480). Sono oltre 500 mila le persone contagiate da Covid-19 in Brasile, un numero inferiore solo agli Stati Uniti. I contagi sono 514.849, 16.400 dei quali registrati nelle ultime 24 ore, secondo il ministero della Salute. I morti sono stati 480, che portano il totale delle vittime della pandemia a 29.314, al quarto posto dopo Usa, Regno Unito e Italia. Preoccupante anche la situazione in Perù, seconda nazione più contagiata nella regione con 164.476 casi (+8.800) e 4.506 morti (+135).
Aerolineas Argentinas sospende 7.500 dipendenti
Il governo ha disposto la chiusura degli aeroporti e la sospensione dei voli regolari nazionali e internazionali fino al primo settembre. La compagnia aerea statale Aerolineas Argentinas ha così annunciato la sospensione temporanea di 7.500 dei suoi 12.000 dipendenti a causa di una caduta del 97% dei suoi normali introiti dovuta alla restrizioni ai voli imposti dalla lotta alla pandemia da coronavirus. Il provvedimento interessa i mesi di giugno e luglio, durante i quali la compagnia darà a questi dipendenti una “una tantum” che potrebbe arrivare al 75% dello stipendio, mantenendo i contributi previdenziali di legge. Secondo il portale Infobae, per far fronte alla crisi finanziaria, la compagnia “ha rinviato pagamenti non essenziali, ha chiesto un riscaglionamento di quanto dovuto ai fornitori di combustibile ed ha in fase avanzata una trattativa per riprogrammare le scadenze a favore del Banco Nacional de Desarrollo Económico y Social de Brasil e del Banco de la Nación Argentina”.