Covid, Gimbe: “Record negativo di vaccinazioni da inizio campagna”

Omicron

Nella settimana dal 2 all’8 dicembre 2022 i nuovi casi di Covid-19 registrano una riduzione del 2,7%, da 227.420 a 221.324. Lo indica il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe.

Covid, Gimbe: “-2,7 i nuovi casi e tamponi ridotti del 4,7%”

Si registra un aumento dei casi attualmente positivi da 507.169 a 523.075 ed è aumentato del 3% (pari a 15.134) anche il numero delle persone in isolamento domiciliare (da 498.391 a 513.525). Dai dati emerge inoltre che il numero complessivo dei tamponi si è ridotto da 1.324.969 (settimana fra il 25 novembre al primo dicembre) a 1.256.722 (settimana fra il 2 e l’8 dicembre). In particolare, i tamponi rapidi sono diminuiti del 4,7% (-52.551), mentre quelli molecolari del 7,3% (-15.696). “La media mobile a 7 giorni del tasso di positività – indica il monitoraggio – sale dal 13,5% al 14% per i tamponi molecolari e dal 17,8% al 18,1% per gli antigenici rapidi”.

“In termini assoluti, i posti letto Covid occupati in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 203 il 10 novembre, sono saliti a 335 l’8 dicembre; in area medica, dopo aver raggiunto il minimo di 6.347 l’11 novembre, hanno raggiunto quota 9.215 l’8 dicembre”, osserva Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe. All’8 dicembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid è del 14,5% in area medica (dal 5,1% del Molise al 33,2% dell’Umbria) e del 3,4% in area critica (dallo 0% di Molise e Provincia Autonoma di Trento al 7,1% della Liguria). “Stabile rispetto alla settimana precedente – osserva Mosti – il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva – puntualizza Mosti – con una media mobile a 7 giorni di 40 ingressi al giorno”.

Covid, Gimbe: “Record negativo di vaccinazioni da inizio campagna”

Nella settimana dal 2 all’8 dicembre il numero dei nuovi vaccinati contro il virus SarsCoV2 è diminuito del 22,3%, toccando il record negativo dall’inizio della campagna vaccinale anti Covid-19. Lo indica il monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe, relativo alla settimana dal 2 all’8 dicembre 2022. Dal 2 all’8 dicembre i nuovi vaccinati sono stati 900 rispetto ai 1.158 della settimana precedente. “Un dato così basso non si era mai registrato dall’inizio della campagna vaccinale”, osserva il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta.

Fra i nuovi vaccinati, il 10,4% (pari a 94) appartiene alla fascia d’età fra 5 e 11 anni, con una riduzione del 55,9% rispetto alla settimana precedente. Si sono ridotte le vaccinazioni anche fra gli over 50, più a rischio di malattia grave, attestate a quota 343 (-20,4% rispetto alla settimana precedente).

Il monitoraggio indica inoltre che al 9 dicembre erano 6,79 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non avevano ricevuto nemmeno una dose di vaccino. Di queste, 6,1 milioni sono attualmente vaccinabili, pari al 10,6% della platea (dall’8,1% della Puglia al 14,1% della Valle D’Aosta) e 0,69 milioni sono temporaneamente protette in quanto guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni, pari all’1,2% della platea (dallo 0,8% della Valle D’Aosta al 2,2% del Friuli Venezia-Giulia).

Sempre al 9 dicembre, erano state somministrate 40.383.008 terze dosi, con una media mobile a 7 giorni di 2.124 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 2.753 della settimana precedente e con un tasso di copertura nazionale dell’84,7% (dal 78,6% della Sicilia all’88,6% della Lombardia).

“Considerato che la platea per la terza dose non viene aggiornata dal 20 maggio, il tasso di copertura è sovrastimato in quanto – rileva Cartabellotta – non include né i circa 60 mila nuovi vaccinati dal 21 maggio, né circa 2,4 milioni di persone che hanno superato i 120 giorni dal completamento del ciclo primario, al netto delle persone che nel frattempo hanno contratto l’infezione”.

Sono inoltre 7,32 milioni le persone che non hanno ancora ricevuto la dose booster: Di queste, 5,71 milioni possono riceverla subito, pari al 12% della platea (dal 7,6% del Piemonte al 19,9% della Sicilia) e 1,61 milioni non possono riceverla nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni, pari al 3,4% della platea (dall’1,5% della Sicilia al 5,8% del Veneto).

Sono 19,1 milioni di persone la platea per la quarta dose: di queste, 12,1 milioni possono riceverlo subito, 1,7 milioni non sono eleggibili nell’immediato in quanto guarite da meno di 120 giorni e 5,3 milioni l’hanno già ricevuto. Al 9 dicembre erano state somministrate 5.283.262 quarte dosi, con una media mobile di 19.225 somministrazioni al giorno, in calo del 23,6% rispetto alle 25.171 della settimana precedente. Il tasso di copertura nazionale è del 27,6%, con nette differenze regionali (dal 12,4% della Calabria al 41,3% del Piemonte). Sulla quinta dose, conclude la fondazione Gimbe – non è ancora disponibile nessun dato ufficiale.

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