Un’impennata di contagi (+42,3%) e di morti (+33%), ma anche una crescita della pressione sugli ospedali: in una settimana i ricoverati nei reparti ordinari sono 1.218 in più (+17%), in terapia intensiva 149 in più (+17,3%). E in 54 province, la metà del totale, l’incidenza settimanale supera i 250 casi ogni 100mila abitanti. Sono i dati sanitari riferiti al periodo 15-21 dicembre elaborati nel consueto monitoraggio del giovedì della fondazione Gimbe.
Report #GIMBE
Da due settimane impennata di nuovi casi favorita dalla rapida diffusione della #VarianteOmicron, sottostimata da un sequenziamento insufficiente#Omicron pic.twitter.com/IaAQFcoCqw— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) December 23, 2021
Il monitoraggio settimanale Gimbe
All’intervallo 13-19 dicembre si riferiscono invece i numeri sulla campagna vaccinale: le nuove prime dosi sono state 274.143 contro le 240.918 della settimana precedente, 76.822 delle quali però somministrate a bambini nella fascia 5-11 anni, mentre calano i nuovi immunizzati tra gli over 12 (-18,1%). E anche se i target della struttura commissariale sono stati superati tutti i giorni – riporta l’ente di informazione scientifica riportata da Il Fatto Quotidiano – le persone che avrebbero diritto alla terza dose entro fine anno sono oltre 17 milioni, un traguardo irraggiungibile al ritmo attuale.
Report #GIMBE
Impennata di casi (+42%), netto aumento dei decessi (+33%), continuano a crescere ricoveri e terapie intensive (+17%)
Servono misure tempestive del Governo#CABINADIREGIA #Omicron https://t.co/Q6Wdylk4nN— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) December 23, 2021
Le misure restrittive in funzione anti Omicron
Infine, la fondazione lancia le proprie proposte di misure restrittive in funzione anti-Omicron: tra le altre, “introdurre immediatamente l’obbligo vaccinale per tutte le categorie di lavoratori a contatto con il pubblico e nel medio periodo per tutta la popolazione”, “istituire l’obbligo di mascherina FFP2 nei luoghi pubblici al chiuso e sui mezzi di trasporto” e “vietare lo svolgimento di grandi eventi pubblici per il Capodanno”.
#GIMBE invita il Governo a considerare le seguenti proposte per contenere la quarta ondata#Omicron #VarianteOmicron pic.twitter.com/6Bvc4vw4Qb
— Nino Cartabellotta (@Cartabellotta) December 23, 2021
“Da oltre due mesi – osserva il presidente di Gimbe Nino Cartabellotta – si assiste a un aumento dei nuovi casi, che nelle ultime due settimane ha subito una forte accelerazione. La media mobile a sette giorni è passata dai 15.521 casi dell’8 dicembre ai 25.322 del 21 dicembre (+63,2%), un’impennata favorita anche dalla rapida e progressiva diffusione della variante Omicron, ampiamente sottostimata da un sequenziamento insufficiente. Il rapporto positivi/tamponi molecolari – aggiunge – ha raggiunto il 10,5% e quello positivi/tamponi antigenici rapidi l’1,2%“.
Anche gli attualmente positivi tra il 15 e il 21 dicembre sono 86.750 in più, un aumento del 29,2%, mentre la media dei decessi giornalieri è cresciuta a 126 dai 95 della settimana precedente. Sul fronte ospedaliero, al 21 dicembre, il tasso di occupazione a livello nazionale da parte di pazienti Covid è del 13,4% in area medica (al limite della soglia di allerta del 15%) e dell’11,1% in area critica (sopra la soglia di allerta del 10%), con notevoli differenze regionali: la Provincia Autonoma di Trento supera la soglia del 15% in area medica (19,1%) e del 20% in area critica (27,8%), mentre le soglie del 15 e del 10% risultano entrambe superate in Calabria, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Marche, Provincia di Bolzano e Veneto.