La Cina inizierà da domani a rilasciare “varie categorie di visti” agli stranieri in quello che è un importante segnale di ritorno alla normalità dopo le restrizioni di viaggio in vigore dallo scoppio della pandemia di Covid-19, iniziata oltre 3 anni fa.
La Cina riapre le frontiere
La riapertura per “varie categorie di visti” agli stranieri, apparsa ieri sul sito dell’ambasciata cinese negli Usa, è stata ufficializzata dal Dipartimento consolare del ministero degli Esteri di Pechino e presentata come l’ultimo passo verso la riapertura della Cina al mondo esterno.
Oltre ai nuovi visti in fase di revisione e di approvazione, quelli rilasciati prima del 28 marzo 2020 che rimarranno validi consentiranno ancora l’ingresso in Cina. La politica aggiornata consentirà i viaggi senza visto per coloro che arrivano su navi da crociera a Shanghai, nonché per alcuni gruppi turistici da Hong Kong, Macao e dai Paesi del raggruppamento regionale dell’Asean.
La mossa “faciliterà ulteriormente lo scambio di personale cinese e straniero”, ha aggiunto l’avviso La Cina ha ricevuto 65,7 milioni di visitatori internazionali nel 2019, secondo i dati dell’Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite, prima di isolarsi durante la pandemia. La Cina, a dispetto di quanto accaduto nel resto del mondo, ha iniziato ad allentare la sua rigida strategia di contenimento del Covid-19 solo alla fine del 2022, con l’emersione a novembre delle proteste più consistenti da quelle di Piazza Tienanmen del 1989.
A fine dicembre Pechino ha annunciato che i viaggiatori in entrata nel Paese non avrebbero più dovuto rispettare un periodo di in quarantena dall’8 gennaio, mantenendo le restrizioni sui visti per gli stranieri. Il nodo visti è stato sciolto all’indomani della chiusura dei lavori del Congresso nazionale del popolo, la sessione annuale del parlamento cinese, che ha dato al presidente Xi Jinping un terzo e storico mandato alla guida della Repubblica popolare e al fedelissimo Li Qiang la premiership.
Fonte: Ansa