Covid-19, Borrelli: “Sono 14.955 i malati, 1.266 le vittime, 1.439 i guariti”

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E’ ormai un’abitudine quotidiana la conferenza della Protezione Civile che, di 24 ore in 24 ore, aggiorna sui numeri italiani dell’emergenza Covid-19. E il capo, Angelo Borrelli, torna per dar conto della situazione del nostro Paese, in un momento in cui la stessa Organizzazione mondiale della Sanità si riferisce all’Europa come “il centro della pandemia” da coronavirus: sono al momento 14.955 i malati, 2.116 in più rispetto a ieri, con una crescita nel numero dei guariti, arrivato a 1.439 (181 in più di ieri). Sale invece a 1.266 il conteggio delle vittime, incrementato dalle 250 di oggi. Dati che parlano di un’emergenza ancora in atto, in un’Italia stretta dalla quarantena e dalle restrizioni all’attività produttiva che stanno inevitabilmente rallentando il Paese: “Al momento – ha spiegato Borrelli – sono 1.328 i pazienti in terapia intensiva, altri 7.427 quelli ricoverati”.

Lavoro sincronizzato

Il capo della Protezione Civile dà conto anche del numero dei volontari e degli impiegati, “cresciuto fino a 2.225. Le tende pre triage sono 521, 6 in più di ieri, quelle per il triage penitenziario sono sempre 103 postazioni”. Per quanto riguarda la distribuzione delle mascherine, sono state oltre 5 milioni quelle finora consegnate alla cittadinanza. L’obiettivo, ha spiegato Borrelli, resta affrontare l’emergenza coronavirus lavorando con le Regioni per il potenziamento delle terapie intensive.

I dati regionali

A proposito delle Regioni italiane, i dati specifici mostrano un significativo margine per la Lombardia, di gran lunga il territorio più vessato dalla pandemia con 7.7.32 malati (836 in più di ieri), seguita dall’Emilia Romagna con 2.011 (+ 253) e dal Veneto con 1.453 (+ 156). Per quanto riguarda il Lazio, i casi arrivano a 242, saliti di 70 rispetto a ieri. In Lombardia si registra anche il più alto numero di decessi, arrivati a 890 in totale, compresi i 146 registrati nelle ultime 24 ore.

La sperimentazione

In chiusura, il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro, ha riferito sulla questione emersa nelle scorse relativa al farmaco per l’artrite reumatoide, utilizzato a Napoli in forma sperimentale contro il coronavirus: “In queste ore Aifa ha riunito il comitato tecnico scientifico, si stanno analizzando le evidenze disponibili rispetto ai principi attivi e credo stia deliberandola possibilità di avviare una sperimentazione per meglio comprendere”.

In aggiornamento 

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