Importante risalita dei nuovi casi giornalieri di positività al Covid e dei decessi, secondo gli ultimi dati del Ministero della Salute. Per Oms Europa, l’ufficio regionale dell’Organizzazione mondiale della Sanità che monitora anche i Paesi dell’Asia centrale, il numero dei casi Covid nella regione europea, che include 53 paesi, è triplicato nelle ultime sei settimane.
I dati
I nuovi casi Covid registrati nelle ultime 24 ore sono 120.683, quando ieri erano stati 31.205, mentre i decessi passano da 112 agli attuali 176, il dato più alto dall’8 marzo scorso. In un giorno sono stati eseguiti 519.284 tamponi, tra antigenici e molecolari, e il tasso di positività è sostanzialmente stabile al 23,2%. Scendono di quattro unità i pazienti in terapia intensiva, 413, mentre i ricoverati nei reparti ordinari sono 10.975 (127 in più).
Oms Europa
Il numero di casi di Covid nei 53 paesi della regione europea monitorata dall’Oms (che include anche Paesi dell’Asia centrale) è triplicato nelle ultime sei settimane, “avvicinandosi ai tre milioni di casi registrati la scorsa settimana”, rappresentando quasi la metà del totale globale, ha reso noto il direttore di Oms Europa Hans Kluge. Nello stesso periodo, il numero dei ricoveri è raddoppiato e, sebbene il numero dei ricoveri in terapia intensiva rimanga “relativamente basso”, quasi 3mila persone muoiono ancora di Covid in Europa ogni settimana, ha aggiunto. Avvertendo che l’autunno e l’inverno si annunciano “difficili”.
Rezza
“Questo vaccino – afferma riferendosi alla quarta dose Giovanni Rezza, Direttore Generale della Prevenzione del Ministero della Salute, intervenendo agli Stati generali della Long-term care- “protegge dalla malattia grave. È quello che ci interessa, tenere bassa la congestione delle strutture ospedaliere. Non mi sembra che ci siano problemi da questo punto di vista; sono aumentate un po’ le ospedalizzazioni ma è normale anche perché molte persone che si trovano in ospedale per altre cause magari dai test risultano positive al Covid. Più aumenta la prevalenza di Sars-CoV-2 nella popolazione più persone risultano positive”. “Sulle terapie intensive – sottolinea Rezza – per fortuna l’aumento è molto limitato e solo una percentuale di quelli ricoverati sono ricoverati con Covid, con patologie, con sintomi suggestivi di Covid, quindi riusciamo in qualche modo a tenere bassa la congestione nelle strutture ospedaliere. Questo è importante. Abbiamo avuto una campagna di successo col Covid, adesso c’è un po’ una fatica vaccinale, mi sembra, però abbiamo uno strumento in mano utile non per prevenire in questo momento la malattia grave, e mi sembra che questo strumento vaccinale si stia comportando bene”.