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Covid-19, trend in calo in Italia. Borrelli: “50.418 malati, 601 decessi in 24 ore”

Il capo della Protezione Civile rilascia il nuovo bollettino: diminuiscono i morti, i guariti in un giorno sono 408

Due giorni dal terzo giro di vite del governo, 24 ore dall’ordinanza che blocca gli spostamenti da comune a comune, e il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, che rilascia il nuovo bilancio dell’emergenza coronavirus. Un quadro che muta, e che registra nuovi numeri, gravi ma che confermano il leggero calo individuato in Lombardia: superano la soglia dei 50 mila i malati (50.418 in totale), con 601 decessi e 408 guarigioni in un giorno (meno rispetto a ieri, quando erano state 952). Il conteggio complessivo arriva a 63.927 casi in Italia, con 7.432 guariti e 6.077 morti. Dati che rispettano il calo riscontrato ieri, con un aumento di casi pari a 4.789 contro le 5.560 di ieri, il numero degli attualmente positivi e’ salito di 3.780 (ieri di 3.957) e i decessi sono stati 601 contro i 651 di ieri. Sale meno il numero dei guariti, passati dal +952 di ieri a +408. I ricoverati con sintomi sono 20.692 (+846), quelli in terapia intensiva 3.204 (+195).

Il ruolo della solidarietà

Il capo della Protezione Civile, ha tenuto a sottolineare “la grande solidarietà degli italiani, con 25,5 milioni già raccolti sul conto corrente della Protezione civile”, i quali verranno usati per acquistare materiale sanitario. Solidarietà mostrata anche dalla vicina Germania (e anche da Russia, Cina, Cuba e Francia) che, ha spiegato Borrelli, ha accolto i primi due pazienti. Dalla Lombardia, intanto, sono stati trasferiti altri 4 pazienti in altre regioni, per un totale di 68.

Brusaferro: “La scommessa è impedire caos al Sud”

In conferenza stampa, è intervenuto anche il presidente dell’Istituto superiore di Sanità, Silvio Brusaferro: “Il nostro grande sforzo è evitare che le curve di crescita del virus viste nelle regioni del nord, non si ripetano al sud. La scommessa di queste misure e del nostro paese è evitare che si riproducano le curve al sud”. E ancora: “Dobbiamo fare in modo che i positivi e i sospetti non trasmettano. Oggi è partita una call dal ministero della Salute e da quello dell’Innovazione molto importante, che mira a individuare tutte le potenziali tecnologie che possono aiutare a supportare questa situazione. Possiamo anche sviluppare tecnologie importanti”. Brusaferro ha inoltre spiegato che “per far tornare a scendere la curva dei contagi, speriamo prima possibile, è fondamentale che i nuovi positivi o i sospetti positivi cessino in maniera drastica di trasmettere l’infezione ad altri. E’ questa la scommessa. Sono i positivi che dopo un po’arrivano in ospedale. Per evitare che tra 15-20 giorni ci sia di nuovo questo numero di casi dobbiamo evitare che i nuovi positivi o sospetti trasmettano”.

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