Salgono alla soglia delle 30 mila, complessivamente, le vittime della pandemia da coronavirus in Italia. Una soglia drammatica, raggiunta con un bilancio di altre 274 vittime in 24 ore, che portano il conteggio a 29.958 dall’inizio dell’emergenza. Un parziale decremento dei deceduti rispetto alla giornata di ieri, ma non ai livelli dei giorni scorsi, restando sopra le 200. Continua a scendere, però, il numero dei nuovi malati: sono 89.624 le persone attualmente malate, 1.904 in meno rispetto alla giornata di ieri (quando il decremento era stato di 6.939). Per quanto riguarda i guariti, si è registrato un incremento di 3.031 rispetto a ieri, per un totale complessivo di 96.276. Prosegue anche il calo dei pazienti ricoverati in terapia intensiva: 1.311 i pazienti ad oggi nei reparti, 22 in meno rispetto a ieri. I dati sono stati resi noti dalla Protezione Civile.
L’audizione di Borrelli
In mattinata, il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha svolto un’audizione in Commissione Affari costituzionali, spiegando che, al momento, “c’è in corso un attento monitoraggio. Ed è previsto un inasprimento delle misure di contenimento in caso di fenomeni che dovessero rimarcare la ripartenza del virus”. Misure che, ha aggiunto Borrelli, “con i giusti comportamenti, tutti ci auguriamo che vengano limitate al massimo e annullate”. Il capo della Protezione Civile ha inoltre reso noto che “la carenza di tamponi è stata evidenziata verso fine marzo, ora non c’è più. La politica sui tamponi? Ci sono i criteri indicati fin dall’inizio dall’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e la circolare del 3 aprile del ministero della Salute, che ha la responsabilità della prevenzione. I tamponi vanno fatti con priorità a sanitari, pazienti ospedalizzati e a coloro i quali hanno sintomi”.