Inizia la fase due e più di 4 milioni di italiani ritornano al lavoro. Ma la condizione economica del Paese, in generale, resta claudicante. Sul tema è intervenuto il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
Le parole del ministro
“L’impegno del bilancio dello Stato a garantire il 100% o il 90% di crediti è, con ogni evidenza, una cosa senza precedenti, che può avvenire solo nel quadro di una crisi senza precedenti. E’ importante che ci sia un impegno consistente ed effettivo del bilancio pubblico, a sostegno di queste garanzie, ed è altrettanto importante che ci sia un’efficacia del meccanismo di implementazione”. Lo afferma il ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri, in audizione nella commissione Finanze della Camera, che sta esaminando il decreto legge liquidità.
Le misure
”E’ evidente – osserva Gualtieri – che da solo il sostegno alla liquidità, con il sistema delle garanzie, non è sufficiente ad affrontare adeguatamente la crisi economica ma si tratta di interventi assolutamente necessari, di grandissima importanza. Oggi -continua- il Paese si sta avviando sulla strada dell’uscita dall’emergenza” dice il titolare del dicastero economico, il quale si sofferma sulle misure in arrivo con il prossimo disegno di legge economico, sottolineando che questo prevedrà nuovi interventi per le imprese, a fondo perduto e per rafforzarne la patrimonializzazione. Misure quelle, del nuovo decreto, che puntano sia a “completare il set di misure per assorbire l’emergenza, sia per preparare le ripresa”, chiosa Gualtieri.
Gli aiuti
Quanto alla moratoria dei finanziamenti, ”è immediatamente operativa con una comunicazione dell’impresa alla banca, anche tramite mail, e la banca non può sindacare la decisione e non deve svolgere alcuna valutazione del merito creditizio, ovvero alcun controllo”. Questa misura, rileva il ministro, ”ha avuto un impatto particolarmente significativo; ha consentito di dare un primo immediato sostegno e sollievo dal punto di vista della liquidità a tutto il sistema delle piccole e medie imprese ma anche ai professionisti e alle partite Iva”. ”Al 24 aprile – riferisce Gualtieri – risultano pervenute 1,6 milioni di domande o comunicazioni di moratoria sui prestiti, per un ammontare di 177 miliardi di euro”.
Ruolo banche e Sace
Gualtieri osserva che il sistema bancario è in questa fase sottoposto “ad una pressione fortissima” per la mole di domande pervenute da famiglie, autonomi e imprese, tra le moratorie e prestiti con garanzie pubbliche introdotti dai decreti economici anti-Covid del governo. “La Sace è stata efficiente – sottolinea poi – e in due settimane dall’approvazione del decreto ha già predisposto tutti gli strumenti e concordato le procedure, i protocolli, la documentazione, e tutti gli elementi necessari a rendere operativa la garanzia, che è già in funzione”.
Le richieste al Fondo di Garanzia
Gualtieri fa presente che “negli ultimi giorni c’è stata un’impennata delle richieste di prestiti al Fondo di garanzia, il trend conferma quanto ci aspettavamo”, segno della “fiducia” che stanno riponendo le imprese su questi interventi. Secondo i dati di Medio credito centrale dal 17 marzo al 30 aprile, rende noto il ministro, sono pervenute 65.800 domande, di cui 31.400 accolte per un importo di oltre 4,6 miliardi di finanziamenti, dei quali 970 milioni per finanziamenti fino a 25mila euro. Inoltre l’ultimo consiglio ha accolto 11.600 operazioni e il consiglio di gestione punta a lavorare altre 25mila domande nel corso della settimana e sta lavorando per rafforzare la capacità di analisi. Questo andamento dimostra che le misure varate “stanno producendo i primi frutti attesi”.