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Covid-19, Borrelli: “Sono 33.190 i malati, 4.440 i guariti, 3.405 i deceduti”

Con i dati di oggi è stato superato il numero di morti in Cina, che si attesta a 3.245

Continuano senza sosta gli appelli delle autorità a restare a casa: il distanziamento sociale, infatti, al momento è l’arma più potente che abbiamo per contrastare il coronavirus. Nel corso della conferenza stampa, il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli, ha diffuso i dati odierni, riguardanti l’emergenza sanitaria. Sono complessivamente 33.190 i malati di coronavirus in Italia, con un incremento rispetto a mercoledì di 4.480, Il numero complessivo dei contagiati – comprese le vittime e i guariti – ha raggiunto i 41.035. I guariti sono 4.440, 415 in più di ieri. Sale a 3.405 il numero delle vittime, 427 decessi in più rispetto a mercoledì”. Nel corso della conferenza stampa, il capo della Protezione Civile ha dichiarato di aver firmato un’ordinanza per la “dematerializzazione delle ricette mediche, con l’attribuzione di un codice; i cittadini non dovranno più andare da un medico di base, ma avranno un codice in farmacia per ritirare i farmaci”. Oggi, inoltre sono stati trasferiti nelle altre regioni 59 pazienti che erano ricoverati nelle terapie intensive della Lombardia. Borrelli, inoltre, ha sottolineato che non risultano casi in centri migranti, ma sono state disposte delle misure di cautela. Il capo della Protezione civile ha anche invitato i cittadini a non abbandonare i cani, in quanto non è dimostrata la possibilità di contagio.

I bambini positivi

Sono 300 i bambini in Italia finora positivi al coronavirus, ma nessun caso grave. Lo ha detto il professor Alberto Villano, presidente della Società italiana di pediatria, nel briefing quotidiano con il capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, Angelo Borrelli, per fare il punto sull’epidemia nel Paese. Villani ha sottolineato che questa emergenza “non è un problema pediatrico“. Oggi, a Bergamo, è stato dimesso il bambino di 22 giorni che era stato ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII perché risultato positivo al coronavirus. Nato sano lo scorso 11 febbraio, il 3 marzo scorso è risultato positivo al tampone. Anche la mamma era risultata positiva, il papà negativo. Nell’ospedale di Bergamo ci sono ricoverati altri tre bambini, rispettivamente di 11 giorni, 22 giorni e 35 giorni di vita.

Nelle altre Regioni

La situazione, al momento, sembra rimanere stabile nel Sud Italia, anche se le amministrazioni locali sono preoccupate dal possibile divampare di focolai causati dall’esodo di rientro delle persone che vivevano nelle regioni del nord Italia. Stabile il Lazio che attualmente conta 99 casi. Preoccupa l’Emilia Romagna dove in 24 ore sono stati registrati 689 malati in più.

La situazione a Bergamo

Particolarmente critica la situazione a Bergamo, dove il direttore del Dipartimento di Medicina dell’Ospedale Papa Giovanni XXIII, Stefano Fagiuoli, ha lanciato due messaggi: “Il primo per la popolazione italiana: state a casa per favore! Il secondo è per chiunque voglia aiutarci: abbiamo disperato bisogno di infermieri e medici”. La scorsa notte, sempre a Bergamo, si è assistito impotenti a una scena quasi da guerra: mezzi dell’esercito in colonna, nel silenzio della notte rotto solo dai motori. A bordo, assieme ad alcuni militari, le salme di chi ha perso la battaglia contro il coronavirus e che ora viene portato in altre città per poter essere cremato.

La Lombardia

Sono in totale 2.168 i morti causati dal coronavirus in Lombardia ad oggi, con un incremento di 209 decessi in 24 ore. Lo ha detto l’assessore al Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera, in una diretta Facebook, sottolineando che a Milano ci sono 3.278 positivi al coronavirus “635 più di ieri”.

La strage dei medici

Si allunga drammaticamente la lista dei medici deceduti a causa del coronavirus. Secondo quanto riferisce la Federazione Nazionale dell’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, ve ne sarebbero altri cinque. Sale così a 13 il tragico bilancio dei camici bianchi. Per questo, la pagina ufficiale della Fnomceo ha messo il nastro nero in segno di lutto. I medici deceduti, a cui va tutta l’ammirazione per l’impegno indefesso speso fino all’atto estremo, sono:Roberto StellaGiuseppe LanatiGiuseppe Borghi, Raffaele Giura, Carlo Zavaritt, Luigi FruscianteMario GiovitaLuigi AblondiIvano VezzulliMassimo BorgheseMarcello NataliAntonino ButtafuocoGiuseppe Finzi. Ieri l’ordine dei medici ha listato di nero, a lutto, l’homepage del sito della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici (Fnomceo). Il presidente dell’Ordine, Filippo Anelli, ha lanciato un appello al ministro della Salute Roberto Speranza affinché “intervenga per fermare queste morti, questo contagi inutili, perché prevedibili, e dannosi perché mettono a rischio l’intera comunità”.

Il ricovero di un paziente affetto da Covid-19 negli Ospedali Civili di Brescia – Foto © Marco Ortogni per Neg

I medici cinesi: “Nemico si può sconfiggere”

“Abbiamo portato non solo materiali sanitari ma anche fiducia ai colleghi italiani: oggi la Cina ha raggiunto il record zero casi a livello di contagio interno, vuol dire che il virus si può combattere e sconfiggere“, ha detto la delegazione di medici cinesi che in questi giorni ha visitato gli ospedali del Veneto, nel corso di una diretta Facebook dall’Azienda ospedaliera di Padova. “In questi giorni – hanno aggiunto i medici cinesi – abbiamo interagito col personale sanitario e abbiamo visto le misure di prevenzione e di controllo: abbiamo fiducia che Padova uscirà da questa situazione molto preso perché qui si sta facendo un ottimo lavoro”. La delegazione cinese, inoltre, ha lodato le ottime condizioni degli ospedali italiani, in grado di “far fronte alla situazione”.

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