Otto giorni all’inizio della serie A che è e rimane un cantiere aperto. I tempi lunghi del mercato, chiusura il 1 settembre, di fatto allungano il brodo dell’attesa, con il rischio di vedere un calciatore iniziare con una squadra e dopo due settimane indossare un’altra casacca. Per molti il mercato è ancora un’incognita perché, fondamentalmente, di soldi ne girano pochi e di acquisti veri, se ne fanno pochi. Tanti prestiti con diritto, col rischio per molti club di ritrovarsi gli stessi calciatori un anno dopo, oltretutto svalutati.
Delle big, quelle pretendi al titolo e alle prossime competizioni europee, chi ha fatto poco, a ragione in quanto campione d’Italia, è stato il Napoli che ha perduto Kim ceduto al Bayern Monaco che ha pagato la clausola da 50 milioni, com enorme plusvalenza per i partenopei che lo avevano preso a 17. Al suo posto è arrivato Natan dal Bragantino, anche se sostituire il coreano non sarà facile, ma a Napoli hanno abituato a sorprendere. Ha trattenuto Osimhen che non è cosa di poco conto. Poi ha preso Cajuste, centrocampista svedese che ha preso la maglia numero 24 che è stata di Lorenzo Insigne. Il Napoli insegue anche un altro centrocampista di peso, Gabri Veiga del Celta Vigo. Trattativa avviata, si può fare.
Delle altre tre approdate in Champions, meglio di tutti ha fatto il Milan che ha rivoluzionato la squadra. Preziosi gli innesti di Loftus-Cheek e Pulisic dal Chelsea, il roccioso Chukwueze dal Villareal e Reijnders dall’Az, oltre a Musah dal Valencia. Innesti importanti per Pioli che adesso avrà il compito di assemblarli al meglio e modellare il suo assetto tattico. All’Inter, manca un attaccante, dopo il tradimento di Lukaku, ma Ausilio e Marotta si sono rifatti con gli interessi ingaggiando il centrocampista Frattesi dal Sassuolo e Thuram dal Borussia Monchengladbach, oltre al portiere Sommer che andrà a prendersi il posto da titolare dopo le partenze di Handanovic e Onana. A Milano, sponda nerazzurra, in arrivo anche Audero dalla Samp, farà il vice a Sommer, e Samardzic dall’Udinese. Resta il nodo prima punta da affiancare a Lautaro. Thuram è bravo, ma giovane e serve un calciatore d’esperienza e i nomi portano al bolognese Arnautovic, inseguito anche dalla Roma e Taremi del Porto.
La Lazio ha perso Milinkovic Savic volato in Arabia e lo ha rimpiazzato con Kamada, svincolato dall’Eintracht Francoforte, oltre ad aver riabbracciato Luca Pellegrini dalla Juventus. Ha preso dal Girona Castellanos, attaccante che sarà il vice Immobile. Bel profilo, finito alla ribalta dopo il poker segnato lo scorso anno al Real Madrid.
La Juventus è ripartita di slancio. Indice di liquidità a parte, il club di Giuntoli si sta muovendo benissimo. Ha lasciato partite gli esuberi, ha preso Weah dal Lille che è un gran bel giocatore, ma Allegri vuole l’attaccante di peso individuato in Lukaku, da scambiare col Chelsea dove potrebbe approdare Vlahovic. Ma al momento c’è troppa distanza tra domanda e offerta e l’affare è congelato, ma se chiedi ad Allegri il nome del centravanti, indica senza mezzi termini il belga ex Inter.
Bene l’Atalanta che ha preso dal West Ham il centravanti della Nazionale Scamacca, oltre ad aver rinforzato la mediana con Baker dal Leverkusen e Kolasinac dal Marsiglia da impiegare nei tre dietro davanti a Carnesecchi prelevato dalla Cremonese, oltre all’attaccante Touré dell’Almeria che libera per le cessioni Muriel e Zapata.
Ancora in alto mare la Roma che ha perso il solo Ibanez finito in Arabia, ma si è posizionata bene dietro ingaggiando Ndika dal Francoforte e in mezzo con Aouar dal Lione e l’esterno Kristensen dal Leeds e si ripresa Llorente, dallo stesso club inglese. Il nodo è davanti: sfumati Morata, Scamacca, alla Roma non restano tante alternative. In lista ci sono Marcos Leonardo del Santos (tutto fatto ma c’è ancora la resistenza dei brasiliani), poi Zapata dell’Atalanta, dalla quale la Roma potrebbe prendere anche il difensore Demiral, Arnautovic, ma il Bologna non lo molla. In arrivo invece Renato Sanches, centrocampista in esubero dal Psg che ha totalmente voltato pagina. Rimane il nodo attaccante, senza il quale Mourinho si troverebbe in rosa il solo Belotti visto l’infortunio di Abraham che tornerà solo col nuovo anno. C’è poi la Fiorentina che ha speso molto, e bene. Ha preso l’ex Spezia Nzola, attaccante cercato da molti altri club, ha preso nelle ultime ore l’argentino Beltran, il centrocampista Arthur dalla Juventus, insomma Italiano avrà di che godere per allestire il suo undici.
Bene le neopromosse: il Genoa ha ingaggiato Retegui, il centravanti italo-argentino lanciato già da Mancini in Nazionale, oltre a Martin, difensore del Mainz, e il centrocampista Thorsby dall’Union Berlino. Bene anche il Cagliari che ha preso l’ex Roma Shomurodov, attaccante con tanta voglia di tornare a splendere, oltre a Jankto, centrocampista dal Getafe e il difensore Augello dalla Samp. Il resto spetta a Claudio Ranieri che sa sempre il fatto suo. Tanti innesti anche per il Frosinone, con Marchizza, Romagnoli, Harroui e Cuni a dare sostanza all’undici di Eusebio Di Francesco. Sostanza anche per il Torino: Tameze, Vlasic e Bellanova, possono far crescere ulteriormente i granata.
Otto all’inizio della serie A, altri venti alla chiusura del mercato. C’è tempo, ma non troppo. Le sorprese, potrebbero non essere finite.