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Coronavirus: Spagna in crisi, in Belgio la vittima più giovane in Europa

Nel Paese iberico aumentano i contagi e i decessi: 849 in 24 ore. Le autorità sanitarie belghe riferiscono della morte di una 12enne

Assume contorni sempre più tragici l’epidemia da coronavirus in Spagna, dove nelle ultime 24 ore sono stati registrati 849 decessi, per un totale di 8.189. A preoccupare è anche la crescita vertiginosa dei contagi, che hanno raggiunto i 94.197. Un incremento esponenziale pensando al numero del giorno precedente, in cui i contagiati erano arrivati a 85.195, praticamente 10 mila in meno. Numeri drammatici, che fanno piombare nel caos il Paese, già fortemente provato dal progredire del contagio, con gli ospedali che contano attualmente ben 5.607 persone ricoverate in terapia intensiva, mentre i guariti sono 19.259. Sul territorio spagnolo, continua a mantenersi grave la situazione a Madrid e nella sua regione, dove sono oltre 27.500 i contagi e 3.600 i decessi.

Dramma in Belgio

Con Italia e Spagna ad aprire la fila del dramma nel Vecchio continente, le cose non vanno meglio nel resto dei Paesi europei coinvolti. La notizia più tragica arriva dal Belgio, dove una bambina di 12 anni è deceduta dopo aver contratto il coronavirus. Ad annunciarlo, le autorità sanitarie locali, le quali hanno riferito che quanto accaduto “è un evento molto raro, che ci ha sconvolti”. La giovane belga è la più giovane vittima su tutto il territorio europeo dall’inizio dell’epidemia (in Francia e in Portogallo erano già deceduti rispettivamente una 16enne e un 14enne), in un Paese dove in 24 ore si sono registrati 98 decessi, per un totale di 705: “Oggi abbiamo un annuncio difficile da comunicare – ha detto il virologo Steven Van Gucht -. Perché si tratta di una bambina. Pensiamo alla sua famiglia e ai suoi cari. È un evento raro che ci sconvolge. Le condizioni della ragazza, risultata positiva al coronavirus, sono peggiorate dopo tre giorni di febbre“.

Iran e Usa

Prosegue, nel frattempo, la crescita del contagio anche nel resto del mondo. In Iran, uno dei Paesi asiatici più colpiti, è stato trovato positivo al coronavirus, come riferito dall’agenzia Mehr, che cita fonti sanitarie. Il piccolo avrebbe “sofferto di problemi respiratori nelle prime 24 ore di vita”, anche se “ora riesce a respirare autonomamente“. Complicata anche la situazione negli Stati Uniti, dove secondo il presidente Donald Trump il picco dei contagi verrà raggiunto fra due settimane. Dal Tycoon arriva un nuovo appello affinché le regole vengano rispettate, al fine di limitare il più possibile il dilagare del virus. Negli Usa, al momento, secondo i dati della Johns Hopkins University, si contano 159.184 contagi e oltre tremila i morti.

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