“Oggi abbiamo 23.232 positivi, con 188.659 tamponi mentre ieri erano 149 mila, e quindi c’è stato un leggero aumento del numero dei positivi. però c’è un brutto dato: ci sono stati 853 decessi a fronte di 630 di ieri”. Numeri agghiaccianti, specie per quanto riguarda il bilancio delle vittime, quello tracciato dal direttore della Prevenzione del ministero della Salute, Gianni Rezza. L’incremento di 40 mila tamponi non ha modificato sostanzialmente il numero di contagi (ieri 22.930) ma il numero dei decessi raggiunge i livelli peggiori visti durante la prima ondata. In totale, le vittime dall’inizio della pandemia salgono a 51.306. Come spiegato in conferenza dallo stesso Rezza, “è diminuita la proporzione di positivi sul totale dei tamponi. Però brutto dato dei decessi, 853, in aumento di 200 rispetto a ieri. Un numero purtroppo alto”.
Coronavirus, l’andamento pandemico
Per quanto riguarda le terapie intensive, si conferma il trend in discesa: +6 persone ricoverate, 3 in meno rispetto a ieri, per un totale di 3.816. “Come sappiamo anche quando tendono a diminuire i nuovi casi grazie all’impatto delle misure prese gli indicatori che calano per ultimi sono proprio quelli relativi al sovraccarico delle terapie intensive e al numero dei decessi. C’è cauto ottimismo perché diminuiscono i positivi, controbilanciato da questi numeri sui decessi, sappiamo che gli effetti di questa lunga scia si vedranno per diverso tempo“. Il tasso di positività scenda dal 15,4% all’attuale 12,31%. I guariti sono oggi 20.837, 605.330 dall’inizio della pandemia. Gli attualmente positivi, dopo il calo della giornata di ieri, tornano leggermente a salire: +1.537, 798.386 in totale.
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