Giulia, la Francia ha registrato molti casi di coronavirus. Come si vive ora a Parigi?
“A Parigi in questo momento si vive in quarantena, dopo il discorso di ieri sera di Macron siamo tutti dentro casa. Si può uscire solo per andare a fare la spesa, per esigenze lavorative o sanitarie; in pratica come in Italia. Tuttavia fino a ieri pomeriggio la gente continuava ad uscire ed a spostarsi come se nulla fosse.”
I cittadini stanno prendendo alcune misure di sicurezza particolari o continuano a svolgere la vita di tutti i giorni ?
“Per quanto riguarda la questione della sicurezza sanitaria, nei pochi negozi rimasti aperti fanno entrare poche persone alla volta, dicono di lavarsi spesso le mani o di utilizzare il gel disinfettante, chiamare i numeri di emergenza nel caso si registrassero alcune sintomatologie come febbre o problemi respiratori. I francesi fino a ieri continuavano la loro vita di sempre, sicuramente circolavano meno persone ma, quando sono scesa ieri per andare in farmacia, ho visto molti assembramenti. Circolano soprattutto in automobile.”
E’ riuscita a trovare una mascherina per lei?
“Dall’Italia tutti mi dicono di procurami una mascherina ma qui non le vendono. Ieri ho girato più farmacie ma tutte mi hanno risposto che si possono trovare solo in ospedale. Ho fermato una ragazza che la indossava e mi ha detto di averla comprata à Saint Dénis, un quartiere non particolarmente carino di Parigi. Probabilmente le vendono di contrabbando. Poi una cosa che mi ha fatto impressione è stata la farmacista che non faceva entrare nessuno nel negozio e ti passava un cestino dove mettere i soldi o le richieste di farmaci. Evitando così ogni minimo di contatto mentre all’entrata avevano previsto degli uomini della sicurezza per poter gestire eventuali situazioni di panico. Nei supermercati i prodotti iniziano a scarseggiare, hanno preso d’assalto tutto.”
Lei è a Parigi per studiare, non ha pensato di ritornare a casa quando è scoppiata l’emergenza sanitaria?
“Certo, ho deciso di tornare in Italia domenica con un volo Alitalia pagato 250€. L’unico modo per tornare è prendere un volo di Alitalia che rimane l’unica compagnia assicurata dalla Farnesina che può, quindi, continuare ad operare da e per l’Italia. La Sorbona mi ha assicurato che a breve troveranno un modo per poter continuare le lezioni, probabilmente online, in modo da poter convalidare il mio semestre. Mentre la Lumsa di Roma mi ha detto che ancora non sanno come muoversi, quindi non mi hanno assicurato nulla. La cosa più fastidiosa è proprio questa, non sanno cosa dire e noi ragazzi non sappiamo cosa fare. Inoltre il prezzo dei voli è davvero assurdo, ci sono voli anche a 800€, ma un ragazzo come può permetterselo? Per lasciare casa la mia proprietaria mi aveva detto di pagare due mensilità come disdetta, e qui a Parigi gli affitti sono molto alti. Quindi per tornare in Italia dovevo sborsare circa 2000€ tutti in una volta. Io e le miei coinquiline abbiamo cercato di sistemare la situazione e la proprietaria fortunatamente ci ha permesso di lasciare la casa senza pagare nessuna disdetta.”
Quindi è la fine della sua esperienza Erasmus?
“Penso in qualche modo di si, ho deciso di tornare in Italia perché non mi sento protetta qui. Alla gente sembra non importare, si preoccupa abbastanza, anche i giovani non sono informati e continuano ad uscire senza problemi, almeno fino a ieri. Visto che l’erasmus posso continuarlo da casa in Italia, non aveva senso rimanere qui a pagare l’affitto: una spesa esosa per restare a casa in quarantena.”
Ha ricevuto delle discriminazioni per essere italiana quando il nostro paese si è scoperto principale focolaio d’Europa? Come ha contattato i suoi familiari?
“Le persone se dici che sei italiana rimangono un attimo scioccate. Ad esempio il mese scorso sono tornata in Italia qualche giorno e in aeroporto mi sono messa a parlare con l’autista dello shuttle e quando gli ho detto che ero italiana ho dovuto specificare che fossi del centro Italia e non del nord. Ma questo naturalmente non accade sempre, ad esempio sono andata una settimana fa a comprare dei fiori ed il signore sentendo uno strano accento mi ha chiesto di dove fossi, quando gli ho detto italiana mi ha chiesto subito della mia famiglia e come stessero i miei cari, mostrandosi compiaciuto.”
Quale sarà il futuro dei corsi di studio all’estero se vengono interrotte le lezioni e lo svolgimento degli esami?
“Hanno preso delle misure veramente strane, alla Sorbonne pantheon ci sono stati 20 casi di contagiati e invece di chiudere l’intera università hanno chiuso solo le segreterie dove erano state quelle 20 persone. In un asilo ci stava un bambino contagiato e invece di chiudere tutta la struttura hanno mandato a casa solo la classe. Macron prima chiude i negozi non essenziali, le scuole e le università, poi non annulla le elezioni. Diciamo che molti dicono che non si stia prendendo la cosa abbastanza seriamente.”
I dati in Francia
In Francia, che ha annunciato l’invio di un milione di mascherine in Italia, si contano 7.730 casi gravi confermati con test, 1.097 contagi in più nelle ultime 24 ore. Per un totale di oltre 10mila casi. Dati annunciati dal direttore generale della Sanità, Jerome Salomon, il quale ha aggiunte che i decessi sono passati a 175, con un aumento di 27 rispetto a ieri. I ricoverati in ospedale sono 2.579, 5.000 i guariti o rientrati a casa, 699 i casi gravi in rianimazione. Fra i 175 decessi, ha precisato Salomon, il 7% riguarda persone di meno di 65 anni. Ad annunciare un maxi stanziamento per imprese e lavoratori è stato il ministro dell’Economia Bruno Le Maire, il quale ha aggiunto che il governo stima un calo dell’1% del pil nel 2020 e si è detto pronto a ricorrere a “tutti i mezzi” compresa la nazionalizzazione. Il ministro della Salute Olivier Véran ha confermato che sono state adottate “le stesse misure di contenimento in vigore in Italia e Spagna“, anche se alcuni provvedimenti variano marginalmente, ad esempio sul tipo di esercizi commerciali che possono restare aperti”. E come è successo in Italia con la fuga da Nord a Sud, anche a Parigi, i francesi affollano le stazioni dei treni per lasciare la capitale. Il ministro dell’Interno, Christophe Castaner ha sottolineato che la Francia ha adottato “le misure di confinamento più rigide in Europa” e che da questo momento sono “vietate le attività collettive”. Castaner ha poi confermato il dispiegamento di 100mila poliziotti per controllare gli spostamenti. Lunghe code si sono formate stamattina davanti ai supermercati, ai negozi di alimentari e alle farmacie, prima che scattasse l’ora della serrata. Le cronache da Parigi riferiscono di autobus e metropolitane semivuoti, ma di numerose persone ancora in circolazione nelle strade, prima di mezzogiorno. In mattinata fra i 50 e i 100 detenuti del carcere di Grasse, nel sud, hanno protestato oggi contro il blocco dei colloqui in parlatorio con i familiari per ostacolare. In breve la protesta è rientrata. Ma non quella politica, l’ex ministro della salute Agnès Buzyn ha attaccato il presidente Macron: “A gennaio gli avevo detto della catastrofe sanitaria in arrivo. Ha voluto anche le elezioni (comunali svoltesi domenica scorsa ndr). Adesso ci saranno migliaia di morti”. Un caso davvero eclatante che riflette la discrasia dei comportamenti di Macron, dato che l’ex ministra della salute è la candidata del presidente a Parigi dove ha deciso di sostituire Benjamin Griveaux che, dopo uno scandalo sessuale, si è dovuto ritirare dalla corsa.