Coronavirus, muore poliziotto: era nella scorta del Premier

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Si è spento nelle scorse ore a Roma il Sostituto Commissario della Polizia di Stato Giorgio Guastamacchia, di 52 anni, in servizio presso il Dipartimento della Pubblica Sicurezza, in seguito alle complicazioni di una polmonite da Coronavirus. Lascia due figli e la moglie. Il Capo della polizia ha espresso sentimenti di cordoglio e vicinanza ai familiari, attorno ai quali si stringe la grande famiglia della Polizia di Stato.

L’infezione da coronavirus

Il Sostituto Commissario Guastamacchia, faceva parte della scorta del premier Giuseppe Conte. Il poliziotto aveva contratto il virus alcune settimane fa, esattamente la notizia era stata resa nota lo scorzo 21 marzo. Ricoverato all’ospedale Sant’Eugenio di Roma e poi trasferito presso il centro Covid-19 di Tor Vergata, le sue condizioni erano sembrate da subito gravi e per questo era stato intubato.

Il cordoglio

”Esprimiamo il nostro cordoglio e la nostra vicinanza alla famiglia di Giorgio Guastamacchia e siamo vicini a tutti i colleghi che sono in prima linea a fronteggiare questa emergenza, in primis a coloro che ancora sono in condizioni critiche colpite dal virus”. Lo scrive Fabio Conestà, segretario generale del sindacato di Polizia, Mosap dopo aver appreso la notizia della scomparsa del Sostituto Commissario morto stamani al Policlinico Tor Vergata. ”Voglio inoltre esprimere la nostra vicinanza anche alle famiglie dei colleghi sottoposti a terapia perché ci rendiamo conto di quanta ansia e frustrazione stanno avendo nell’attesa di una guarigione”. Colleghi, ricorda infine Conestà ”che sono stati in prima linea a far rispettare la legge e in particolare i decreti contro questo coronavirus e conseguentemente dare sicurezza ai territori”

Manuela Petrini: