E’ stato registrato ieri, 19 marzo, il primo decesso per coronavirus tra gli agenti di polizia penitenziaria. La vittima, l’assistente capo coordinatore Gianclaudio Nova, aveva 51 anni ed è risultato positivo domenica scorsa. A darne notizia è stato lo stesso ministero della Giustizia con una nota. “Oggi registriamo, purtroppo, la prima vittima del Coronavirus nelle fila della polizia penitenziaria. L’assistente capo coordinatore Gianclaudio Nova ci ha lasciato all’età di 51 anni. Non prestava servizio da dicembre, domenica scorsa è risultato positivo al Covid 19″. “Alla sua famiglia e ai suoi cari vanno le più sentite condoglianze del ministro Bonafede e di tutta l’amministrazione penitenziaria”, conclude la nota. Anche la redazione di Ciavula.it ha espresso le sue condoglienze all’agente di origini calabresi: “Gianclaudio non si trovava in Calabria in questi giorni ed era ricoverato in terapia intensiva. Nova, da cittadino, era solito scrivere alla nostra testata per segnalazioni e per sollecitare l’intervento del comune di Caulonia sulle problematiche dei cittadini. Un cauloniese attivo e impegnato, del quale piangiamo anche noi la scomparsa. Addio caro Gianclaudio, lasci un vuoto nella nostra comunità. Alla famiglia le più sentite condoglianze della Redazione di Ciavula”, conclude la testata on line.
Fondi zona rossa
Ed intanto un altro paese diventa zona rossa: si tratta del comune di Fondi, in provincia di Latina, dove sono saliti a 40 i casi di positività dopo una festa di Carnevale paesana.
Nello specifico, è stato emanato il divieto di entrata ed uscita dal comune che riduce drasticamente tutte le sue attività. I contagiati, tutti anziani, avevano tutti preso parte alla festa di Carnevale. Visto l’aumento dei casi, la Regione Lazio ha emanato un’ordinanza che di fatto dispone la chiusura del territorio comunale.
Bambini
Se è vero che il virus colpisce principalmente gli anziani, con esiti anche letali, non sono immuni al contagio neppure i bambini. Ieri la Protezione Civile ha diramato il bollettino quotidiano. Sono – ha detto ieri il capo della Protezione Civile, Angelo Borrelli – 33.190 i malati, 4.440 i guariti e 3.405 i deceduti. Con i dati di ieri 19 marzo è stato superato il numero di morti in Cina, che si attesta a 3.245. Ma c’è una emergenza nell’emergenza. Ad oggi in Italia ci sono 300 bimbi malati di coronavirus ma “non ci sono vittime né casi gravi”. Lo ha detto il presidente della Società italiana pediatria Alberto Villani in conferenza stampa alla Protezione Civile ieri sera. “Questo – ha aggiunto – deve rasserenare moltissimo genitori e nonni, devono sapere che non è un problema pediatrico, quando ci sono sintomi va interpellato il pediatra e con lui stabilire il da farsi. Ma al momento il coronavirus di per sé non rappresenta un problema per i bambini”.