Anche Moderna entra in lizza per il piano vaccinazioni. L’azienda del Massachusetts ha annunciato, in un comunicato, che il suo candidato vaccino contro il coronavirus ha un’efficacia del 94,5%, confermando i risultati che, nella giornata di ieri, auspicava la virologa italiana del team Fauci, Cristina Cassetti. Quello sviluppato da Moderna Biotech Spain (controllata dall’azienda americana) è il secondo candidato vaccino analizzato dall’Agenzia europea del farmaco dopo quello di AstraZeneca e Università di Oxford. Al momento, l’Ema sta eseguendo la cosiddetta procedura di “rolling review”. Ovvero la prima prevista dall’iter che, qualora tutto proceda senza ostacoli, si concluderà con l’approvazione. Stando ai primi risultati della fase di analisi, il vaccino mRna-1273 sembrerebbe stimolare la produzione di anticorpi e cellule immunitarie T contro il virus SarsCov2.
Moderna, un vaccino americano
Durante i test, non vi sarebbero stati grossi effetti collaterali sui pazienti, fatta eccezione per qualche linea di febbre e leggerissimi dolori nella zona dell’iniezione. Un dato significativo, considerando che altre aziende (come Johnson&Johnson) si erano viste costrette a interrompere per qualche tempo le sperimentazioni per via di effetti imprevisti. La distribuzione, per le prime 20 milioni di dosi, avverrà probabilmente per il mercato americano. Anche perché, rispetto al candidato vaccino di Pfizer, sperimentato assieme alla tedesca BioNTech, quello di Moderna ha ricevuto un corposo finanziamento dal governo americano (quasi 2 miliardi e mezzo di dollari). E la stessa azienda ha fatto sapere che chiederà l’approvazione d’urgenza presso l’agenzia federale Food and Drug.
Il vaccino Janssen
In mattinata, dopo quello AstraZeneca-Oxford (in collaborazione con l’Irbm di Pomezia) e della Novavax, anche il vaccino Janssen (che fa capo proprio alla Johnson&Johnson) è entrato nella fase 3 di sperimentazione. Un candidato vaccino definito dal direttore di laboratorio Saul Faust a SkyNews “molto simile a quello di Oxford/AstraZeneca”. Come precisato dal ministro della Sanità del Regno Unito, Matt Hancock, la terza fase inizierà oggi stesso. E andrà a coinvolgere 7 mila volontari nel Regno Unito e 23 mila in altri Paesi.