Le mascherine ricevute nella giornata di ieri dagli Ordini dei medici provinciali da parte della Protezione Civile, circa 600mila pezzi, non sono autorizzate per uso sanitario. Per questa ragione, il presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici, Filippo Anelli, ricevuta tale comunicazione dal commissario Arcuri, ha inviato agli Ordini regionali una circolare invitando a “sospendere immediatamente la distribuzione e l’utilizzo di quanto ricevuto, informando eventuali medici o strutture che ne fossero già in possesso”. Nello specifico, sembra si tratti della fornitura di mascherine FFP2, destinate agli operatori sanitari, che erano passate attraverso il sistema di distribuzione della Protezione Civile e che non sarebbero però adatte all’uso previsto. “Mascherine sbagliate distribuite dalla Protezione civile? Verifichiamo immediatamente la denuncia dei medici e il governo faccia chiarezza”. Così il segretario della Lega Matteo Salvini che ha posto la domanda stamattina al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e ha presentato un’interrogazione al Senato. Il premier Giuseppe Conte, avrebbe proposto alle opposizioni – nell’incontro a Palazzo Chigi – un tavolo di confronto maggioranza-opposizione che si riunisca con “un ritmo più serrato” e avrebbe annunciato un altro provvedimento ad aprile in aiuto alle famiglie.
Lamborghini
L’azienda automobilistica Lamborghini ha avviato, nello stabilimento di Sant’Agata Bolognese, la realizzazione di mascherine e visiere. A realizzare le mascherine sarà il reparto finiture interne e produrranno circa 1000 mascherine al giorno. La produzione andrà tutta al Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna, impegnato nella lotta alla pandemia di Covid-19. “In un momento di emergenza come questo – spiega Stefano Domenicali, presidente e Ad di Automobili Lamborghini – ci sentiamo di dover dare un contributo concreto. Abbiamo così deciso di supportare l’Ospedale S. Orsola-Malpighi, istituzione con cui da anni abbiamo un rapporto di collaborazione, sia per quanto riguarda la consulenza per la promozione dei programmi di tutela della salute delle nostre persone, tramite professionisti del Policlinico, sia su progetti di ricerca. E’ con l’unione e il sostegno di chi è tutti i giorni in prima linea nella lotta a questa pandemia, che vinceremo insieme questa battaglia”.
Ema valuta 40 farmaci contro Covid-19
Intanti prosegue la ricerca per nuovi farmaci contro il virus Covid-19. L’Agenzia europea del farmaco (Ema) sta valutando, in continuo contatto con le aziende ed enti che li sviluppano, 40 farmaci contro il Covid-19 come possibili terapie. Tra le “potenziali terapie” su cui sono in corso sperimentazioni, sembra ci siano due antimalarici, due antivirali usati contro l’Hiv, uno sviluppato per Ebola, un farmaco per la sclerosi multipla e un antireumatico. Al momento, specifica Ema, sono attesi i risultati ma sulla base dei dati preliminari ancora non ci prove di efficacia per nessuno di questi.