Coronavirus, la School of Public Health: vi spiego perchè è corretta la quarantena di 14 giorni

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Gli scienziati della Johns Hopkins Bloomberg School of Public Health indicano che il periodo di 14 giorni di quarantena usato per esempio nei centri statunitensi per il controllo e la prevenzione delle malattie per individui potenzialmente esposti al Coronavirus è un “lasso di tempo ragionevole per monitorare gli individui e lo sviluppo della malattia”. Serve quindi qualche giorno in più di una settimana per avere la certezza di essere o non affetti dal Covid-19.

Una donna indossa la mascherina all’aeroporto Heathrow di Londra – Foto © Hannah McKay per Reuters

La ricerca

I ricercatori dell’Università americana Johns Hopkins in un articolo pubblicato oggi sulla rivista Annals of Internal Medicine, riportano dati interessanti sui tempi di diagnosi del nuovo Covid-19. I primi sintomi iniziano in media circa dopo 5,1giorni dalla prima esposizione al virus. In rari casi, questi si sono manifestati in due giorni, mentre per la  maggior parte dei casi dopo gli undici: il valore medio è dunque stimato intorno ai 5 giorni. Perciò, gli scienziati, dopo aver studiato dei pazienti cinesi nel periodo di febbraio, hanno condotto un’analisi sull’incubazione del Covid-19 e sono riusciti a stabilire che il 97.5% delle persone che sviluppano sintomi di infezione da SARS-CoV-2 li mostrerà entro 11,5 giorni dall’esposizione. In pratica, scrivono gli esperti, ogni 10 mila persone messe in quarantena per due settimane solo 101 in media potrebbero sviluppare qualche sintomo dopo esserne uscite. Per ultimo, è emerso che meno del 2,5% delle persone infette mostrava sintomi entro 2,2 giorni e più del 97% oltre gli 11,5 giorni. Per Justin Lessler, professore di epidemiologia dell’Università americana, “in base all’analisi dei dati disponibili l’attuale raccomandazione di 14 giorni per il monitoraggio attivo o per la quarantena è un periodo ragionevole, anche se alcuni casi potrebbero andare oltre”.

Dati fondamentali da tenere ben in considerazione alla luce dell’ultimo Dpcm ,da stamane in vigore, che prevede un unico regime di zona protetta per tutta la penisola, isole comprese. La raccomandazione è quella di evitare gli spostamenti e di incentivare la dispersione delle relazioni sociali superflue.

Gianpaolo Plini: