Coronavirus, Conte: “Inizia la Fase 2, lockdown allentato ma resta la distanza sociale”

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“Inizia per tutti la fase di convivenza con il virus, e bisogna essere consapevoli che la curva del contagio potrà risalire”. La conferenza del premier Conte, la più attesa dall’inizio dell’emergenza, mette sul piatto le prerogative della ripartenza. Step che andranno rispettati, consapevoli del rischio di una risalita della curva epidemiologica: “Questo rischio c’è e dobbiamo assumercelo, affrontarlo con metodo e con rigore. Nella fase 2 sarà ancora più importante mantenere le distanze di sicurezza, il comportamento sociale di ognuno di noi. Bisogna evitare il rischio che il contagio si diffonda, rispettando le distanze e anche nelle relazioni familiari bisogna stare attenti. Gli scienziati ci dicono che almeno un contagio su quattro è dovuto alle relazioni familiari. Se non rispettiamo le precauzioni la curva risalirà, andrà fuori controllo. Anche il governo dovrà vigilare affinché la curva non risalga, anche per intervenire in modo tempestivo qualora accadesse”.

La resilienza italiana

“Abbiamo predisposto – ha detto ancora il premier – un meccanismo per consentirci di farlo, qualora la curva epidemiologica dovesse raggiungere punti critici. Ci aspetta una sfida molto complessa, possiamo reagire in modo risentito, con rabbia verso la famiglia, l’Europa, il governo, la stampa. Oppure possiamo scacciare via il risentimento, pensare a cosa ciascuno di noi può fare per risollevare la nostra comunità. Dipende dal compito che ognuno di noi sceglierà di assolvere”.

Stagione di riforme

Consapevole della situazione di crisi vissuta dagli italiani, così come dai cittadini d’Europa costretti ad affrontare l’emergenza, il premier spiega che “serve una stagione intensa di riforme, dev’essere l’occasione per cambiare tutte le cose che nel nostro Paese non vanno. Noi, come governo, ci siamo battuti e continueremo a batterci per cambiare tutto ciò che non va. Il piano parte il 4 maggio, è ben articolato, ben pensato e deve essere messo a frutto nel migliore dei modi. Nella convivenza con il virus dovremmo adottare tutte le precauzioni, il commissario Arcuri fisserà il prezzo di mercato, giusto ed equo per gli strumenti di protezione. C’è il forte impegno di governo nell’eliminare l’Iva. Il prezzo dovrebbe essere attorno allo 0,50 per le mascherine chirurgiche”.

Fronte all’emergenza

Tema Europa. Conte rivendica ancora una volta il ruolo avuto dall’Italia nell’adozione, da parte dell’Ue, del Recovery Fund. “La risposta all’emergenza dev’essere comune. E’ uno strumento innovativo che offrirà ai Paesi di percorrere una strada più rapida nel segno della solidarietà. Se non avessimo posto queste condizioni non avremmo mai ottenuto questo risultato storico. Il sistema Italia, che ha ottenuto questo risultato, significa che dovremmo tradurre questo principio politico affermato e confermarlo in termini di lavoro tecnico. E offrirlo subito nella disponibilità dei Paesi colpiti. Tra gennaio e marzo l’Inps ha accolto 109 mila domande in più per pensioni di cittadinanza. Già liquidati quasi tre milioni e mezzo per autonomi, lavoratori agricoli, co.co.co. e lavoratori dello spettacolo. Parliamo di 11 mila domande, una situazione senza precedenti, trattata mediamente dall’Inps in cinque anni. Ritardi nell’erogazione della cassa integrazione, ma è necessario il contributo delle Regioni: alcune hanno fatto pervenire solo parzialmente questi flussi.

Sostegno alle imprese

Il premier se ne dimostra consapevole: il Paese non ripartirà senza le imprese. “Sono allo studio strumenti per intervenire. Abbiamo un nuovo decreto da 55 miliardi… Studiamo interventi sulle imprese. Per chi ha avuto già il bonus da 600 euro stiamo sperimentando la possibilità di un rinnovo automatico. Nel prossimo decreto ci saranno più aiuti alle imprese, l’obiettivo non è avere più sussidiati ma più occupati. Stiamo preparando anche un decreto parallelo, uno ‘sblocca Paese’. Ci stanno guardando perché mostrano solidarietà e sostegno, perché mostrano ammirazione per i provvedimenti presi. Spero lo sarà anche questo”.

Il decreto

Venendo alle misure in procinto di essere adottate, il Presidente del Consiglio ha spiegato che “le misure entreranno perlopiù in vigore dal 4 maggio: fino al 18 maggio avremo una conferma generalizzata per gli spostamenti, rimarranno all’interno delle regioni le motivazioni adottate fin qui, aggiungiamo solo la possibilità di far visita ai congiunti. Saranno visite mirate, fatte nel rispetto delle distanze e quindi con divieto di assembramento. Ancora, è fatto divieto di spostarsi in una regione diversa, tra regioni è consentito solo un trasferimento per esigenze lavorative o motivi di salute. Regola più stringente per chi presenta una sintomatologia: deve rimanere presso il proprio domicilio. I divieti di assembramento rimarranno. Il sindaco può anche disporre temporanee chiusure di aree dove non sarà possibile evitarli. Vale anche per le aree verdi”.

“Per quanto riguarda l’attività sportiva – ha proseguito -, ci si potrà allontanare ma rispettando la distanza di almeno due metri. Per l’attività motoria basterà un metro. Per consentire ripresa delle attività sportive, saranno consentite le sessioni di allenamento degli atleti, professionisti e non professionisti. Lo saranno nel rispetto delle norme di distanziamento sociale, a porte chiuse per gli atleti di discipline individuali”.

Nuove disposizioni anche per quanto riguarda le cerimonie funebri: “C’è stata un’apertura: saranno consentiti fino a un massimo di 15 persone, rispettando rigorosamente le misure di distanziamento sociale. Voglio ringraziare la Cei e chi ha una sensibilità religiosa. Comprendo la sofferenza che tutto questo sta procurando”.

Dal 4 maggio, inoltre, “saranno consentite attività di asporto per bar e ristoranti. Si entrerà uno alla volta e il cibo si consumerà a casa. Dal 4 maggio riapre la manifattura, le costruzioni e tutto ciò che è correlato. E’ consentita sul presupposto che tutte queste aziende rispetteranno i protocolli di sicurezza sui luoghi di lavoro. Il flusso dei lavoratori che si sposteranno prevederà un protocollo, stilato dal ministro dei Trasporti, al quale tutti dovranno attenersi. Un altro protocollo per la sicurezza nei cantieri è stato stabilito”.

Damiano Mattana: