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Coronavirus, salgono ancora i contagi: 947 in 24 ore, 9 le vittime

E’ addirittura superiore alla giornata di ieri il numero di contagi da coronavirus in Italia. Nelle ultime 24 ore, sono stati infatti registrati 947 nuovi casi, anche in una giornata che ha visto un calo nel numero dei tamponi: 71 mila, circa 6 mila in meno della giornata di ieri. Nove, invece, le vittime da Covid. Il bilancio complessivo sale così a 35.427 decessi mentre, attualmente, sono 69 persone le persone ricoverate in terapia intensiva. Una in più di ieri.

Numeri, quelli del Ministero della Salute, che mostrano ancora una volta la recrudescenza, perlomeno nel numero delle infezioni, del coronavirus nel nostro Paese, toccando picchi che non si registravano dai giorni del lockdown.

Coroinavirus, curva in salita

Come evidenziato dalla Fondazione Gimbe, i contagi nell’ultimo mese sono aumentati del 140%. Una percentuale emersa raffrontando i 3.399 nuovi casi rilevati dal 12 al 18 agosto con i 1.408 della settimana fra il 15 e il 21 luglio. Secondo Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione, “si conferma il trend in progressivo aumento dei nuovi casi, siano essi autoctoni, di importazione (stranieri) o da rientro di italiani andati in vacanza all’estero”.

Inoltre, ha spiegato, “la risalita nella curva dei contagi desta non poche preoccupazioni sia perché l’incremento inizia a riflettersi progressivamente sull’aumento delle ospedalizzazioni, sia perché solo negli ultimi due giorni, peraltro non inclusi nella nostra analisi settimanale, sono stati riportati quasi 1.500 nuovi casi“.

Regole per la scuola

In giornata, peraltro, sono arrivate le regole dell’Istituto Superiore di Sanità circa il rientro in classe. Un argomento toccato anche dallo stesso Cartabellotta: “Se da un lato bisogna evitare inutili allarmismi, dall’altro non è ammissibile sottovalutare il costante aumento dei nuovi casi, anche in vista di appuntamenti cruciali per il Paese, quali riapertura di scuole e università e consultazioni elettorali”.

Secondo l’Iss, “la necessità di riprendere le attività scolastiche è indicata da tutte le agenzie internazionali, tra le quali l’Oms, come una priorità ed è tale anche per il nostro Paese”. Per questo, qualora in un’aula scolastica (o comunque nell’istituto) venissero riscontrati sintomi compatibili con il Covid, l’alunno o l’operatore dovranno essere trasferiti in una stanza di isolamento. Nel caso di allievi, si attenderà l’arrivo dei genitori, i quali dovranno contattare il pediatra ed eventualmente richiedere il tampone alla Asl.

DM

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