I casi di contagio di covid-19 nel mondo hanno superato quota 380mila, mentre il numero dei morti è salito a oltre 16.500. Le persone finora guarite sono 101.806. I casi di contagio sono 381.598 ed i decessi 16.559. Lo riporta l’ultimo bollettino diffuso dalla Johns Hopkins University.
Cina
La provincia di Hubei, nella Cina centrale, revocherà a partire da oggi le restrizioni in entrata e in uscita imposte per contenere la diffusione del nuovo coronavirus. Lo ha reso noto il governatore provinciale in una nota. La decisione è operativa dalla mezzanotte di martedì, le 17 ora italiana, in base a quanto deciso e comunicato in una nota dal Comitato locale di prevenzione e controllo. Il via libera riguarderà tutti i residenti possessori del ‘codice verde’, quindi senza rischi di contagio. Anche il capoluogo Wuhan, il focolaio della pandemia, vedrà le restrizioni cadere, ma solo a partire dall’8 aprile. In base agli ultimi dati diffusi, la Cina vede i nuovi casi di coronavirus risalire a 78, di cui uno a Wuhan dopo 5 giorni di fila a quota zero e 74 importati dall’estero.
Australia
Le forze armate australiane hanno dispiegato militari in tutto il Paese per aiutare a rintracciare le persone che potenzialmente hanno contratto il coronavirus attraverso contatti con soggetti contagiati. L’intervento di ‘contact tracing’ si concentrerà in particolare nello stato del New South Wales (capitale Sydney) dove vivono più di 500 casi confermati di COVID-19, su circa 1700 in tutta Australia. L’Australian Defence Force ha costituito una task force per guidare le risposte dei militari alla pandemia e per affrontare le ricadute sulle forze armate. I casi di contagio da nuovo coronavirus sono legati in gran parte ai passeggeri sbarcati a Sydney da una nave da crociera, alcuni giorni fa. Lo Stato più colpito é il nuovo Galles del Sud, con 149 contagi, dei quali 107 collegati proprio alla Ruby Princess. Ad oggi sono circa 130 i passeggeri risultati positivi ed é corsa contro il tempo per cercare di rintracciare quelli scesi e tracciarne i movimenti. Nelle ultime ore é morta una passeggera di una settantina di anni, a cui era stato diagnosticato il Covid-19 quando era ancora a bordo: é l’ottava vittima nel Paese. Piovono le critiche sul governo che lo scorso 19 marzo permise lo sbarco dei 2700 passeggeri: la crociera, a bordo della quale c’erano solo australiani e alcuni statunitensi, era infatti stata catalogata a basso rischio perché aveva fatto un tour attorno la Nuova Zelanda. A bordo però, al momento dello sbarco, c’erano già decine di persone che mostravano i primi sintomi della malattia, evidentemente sottovalutata. L’Australia ha registrato finora un numero abbastanza basso di contagi rispetto al resto del mondo: 1,614 positivi, 88 guariti e 7 morti. Ma il tasso di contagio sta velocemente crescendo. Le scuole sono aperte e sono stati chiusi tutti i servizi non essenziali quali cinema, pub e luoghi di ritrovo e di culto.
Algeria
E’ di 230 casi confermati e 17 decessi l’ultimo bilancio del coronavirus in Algeria, uno dei 43 Stati (su 54 totali) africani in cui sono stati registrati casi positivi al covid-19. In Africa per ora si contano 1.436 contagi e oltre 50 decessi (concentrati in 10 Stati). Lo ha reso noto il ministero della Sanità di Algeri in un comunicato della Commissione speciale per monitorare il diffondersi della malattia, precisando che la regione più toccata è quella di Blida – una delle maggiori città dell’Algeria, capitale dell’omonima provincia, posta a 45 chilometri a sud ovest dalla capitale Algeri – e che il 90% dei casi sono stati “importati” dall’Europa. Tutto il Paese è di fatto in “isolamento” dopo le ultime restrittive misure decretate dal presidente algerino Abdelmadjid Tebboune.
La Corea del Sud
La Corea del Sud ha avuto lunedì 76 nuovi casi di Covid-19, in leggero rialzo sui 64 di domenica. Lo scrive il Korea centers for control and prevention, secondo cui le infezioni totali sono salite a 9.037, mentre i decessi sono saliti a 120, 9 più di ieri. Il tasso di mortalità è dell’1,33%. I casi di infezione importata sono aumentati da 20 a 67 unità, marcando il più grande rialzo giornaliero. Sul totale di 1.203 persone, per il 90% sudcoreani, giunte ieri nel Paese dall’Europa, 101 hanno mostrato i sintomi del Covid-19.