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Coronavirus, 34.282 casi e 753 decessi. Il tasso di positività scende al 14,6%

I dati del Ministero della Salute sull'andamento del Covid-19: le terapie intensive crescono di 58 unità, i guariti sono 24.169. I tamponi effettuati 234.834

Altri 34.282 casi di coronavirus in Italia, con 753 vittime. Numeri riferiti dal Ministero della Salute e superiori ai 32.191 nuovi contagi e ai 731 decessi della giornata di ieri. I tamponi sono stati 234.834, il che porta l’indice del rapporto fra test e nuovi positivi a calare ulteriormente: dal 15,4% di ieri all’attuale 14,6%. Il totale delle vittime si attesta a 47.217 dall’inizio della pandemia, mentre il numero degli attuali positivi in Italia tocca i 743.168. Aumenta il numero dei guariti e dei dimessi, che passa dai 15.434 di ieri agli attuali 24.169. Per quanto riguarda le terapie intensive, l’aumento è di 58 unità, meno di ieri (+120), così come diminuiscono i ricoveri nei reparti ordinari: +430 contro i 538 di ieri, per un totale di 33.504.

Terapie intensive in sofferenza

Giornata di particolare sofferenza per le terapie intensive che, secondo il monitoraggio Agenas, vede orma il 42% dei posti occupati. Ovvero, il 12% oltre la soglia ritenuta critica. Il dato riguarda naturalmente i pazienti ricoverati per aver contratto il Covid-19. In totale, la copertura delle terapie intensive tocca il 52% a livello nazionale, laddove il livello di guardia è ritenuto il 40%. Un dato stabile ma che riguarda 15 giorni, tre in più rispetto alla settimana scorsa.

Coronavirus, piano vaccini

Nel frattempo, il commissario all’Emergenza, Domenico Arcuri, invia ai presidenti delle Regioni il piano vaccinale anti-Covid. “Appare prioritario – si legge – salvaguardare quei luoghi che nel corso della pandemia hanno rappresentato il principale canale di contagio e diffusione del virus, quali a titolo esemplificativo gli ospedali e i presidi residenziali per anziani. A tal fine si potrebbe prevedere in questa prima fase di somministrare il vaccino direttamente nelle strutture ospedaliere e, tramite unità mobili, nei presidi residenziali per anziani”. Inoltre, specifica Arcuri, “per gli altri vaccini in arrivo, destinati invece a tutte le altre categorie di cittadini, saranno previste modalità differenti di somministrazione, in linea con l’ordinaria gestione vaccinale attraverso una campagna su larga scala” grazie “ai drive-through, a partire da persone con un elevato livello di fragilità”.

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