Coronavirus, migliora il cardinal Bassetti: la riabilitazione al Gemelli

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Migliorano le condizioni del cardinal Gualtiero Bassetti che, probabilmente già a partire da domani, verrà trasferito presso il Policlinico Gemelli, dove inizierà un percorso di riabilitazione. Lo stesso presidente della Cei, citato dal settimanale cattolico La Voce, ha fatto sapere che a breve inizierà una nuova fase del suo percorso di guarigione, dopo aver riscontrato la positività al Covid-19 che lo aveva colpito alcuni giorni fa. “Ho voluto condividere con gli altri malati umbri quindici giorni di questa dura prova – ha detto il presule -. Confortandoci a vicenda, senza mai perdere la speranza della guarigione con l’aiuto del Signore e della Beata Vergine Maria”. Il cardinale, nonché arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, era stato ricoverato in terapia intensiva all’inizio del mese di novembre, per poi uscirne il 13.

Bassetti, le condizioni migliorano

Il cardinale, secondo il bollettino della Direzione sanitaria, “vigile e in grado di comunicare con i propri cari e con gli stretti collaboratori”. Sarà un mezzo privato a condurlo presso l’ospedale romano, dove trascorrerà un periodo di convalescenza, in attesa di sconfiggere definitivamente il coronavirus. Bassetti, nel frattempo, continua il piano terapeutico comprensivo di ossigenoterapia. Cinque giorni fa, i sanitari dell’Ospedale “Santa Maria della Misericordia” di Perugia, avevano comunicato un lieve miglioramento delle condizioni del presidente della Cei. Specificandone inoltre la “stabilità dei parametri respiratori e cardiocircolatori”. Il 9 novembre scorso, era stata la stessa Conferenza episcopale italiana a comunicare un aggravamento delle condizioni di Bassetti, ricoverato in terapia intensiva il 3 novembre.

Guarito il vescovo ausiliare

Nel frattempo, non è più positivo al Covid-19 il vescovo ausiliare di Perugia-Città della Pieve, monsignor Marco Salvi, uscito da 19 giorni di quarantena. “Ringrazio quanti mi sono state vicini con la preghiera in questo periodo – ha detto il presule –, condividendo quella preoccupazione e quella sofferenza interiore che accomuna uomini e donne con positività al coronavirus”. Il suo lavoro pastorale è già ricominciato presso la propria diocesi.

Damiano Mattana: