Coppa Italia. Milan e Inter, noia & pari

foto Daniele Buffa/Image Sport

Un derby avaro di emozioni. Più paura che voglia di vincere, oppure provarci senza correre tanti rischi. Milan e Inter non si fanno male nel derby di andata di Coppa Italia, e va meglio per i rossoneri che chiudono con la porta inviolata ed è tanto visto che in Coppa Italia ancora vige la norma del gol in trasferta che vale doppio. Primo tempo al di là della noia con qualche guizzo tanto per giustificare la presenza. Meglio il Milan che in un paio di occasioni va vicino al gol, impacciata la squadra di Inzaghi che fatica a uscire dalla propria metà campo.

Abbraccio per la pace

Prima del via bella iniziativa a sostegno dell’Ucraina e della pace, con i calciatori di Milan e Inter che hanno posato al centro del campo abbracciati. Sul mega schermo di San Siro, anche un video messaggio di Andriy Shevchenko. Da brividi. Peccato che poi in avvio, si è udito qualche coro contro Napoli, che non fa bene.

Primo parziale

Primi dieci minuti di marca rossonera con due buone occasioni. La prima la regala Handanovic con una palla impossibile per Brozovic che la perde sul pressing di Krunic, con Saelemaekers che trova pronto alla parata il portiere sloveno. E a stretto giro, la seconda occasione rossonera, con Giroud che apre per Theo che si presenta al limite, botta fuori di poco. Se vogliamo il primo tempo è tutto qui. Davanti l’Inter non graffia, con Dzeko fermato dal muro di Romagnoli che prima della mezz’ora lascia il campo per infortunio. Attacca di più il Milan che però non sfonda, mentre l’Inter finora non s’è vista.

La ripresa

Non cambia la musica nella ripresa. Sempre meglio il Milan: Handanovic chiude bene su Leao, poi Giroud va giù in area dopo un contatto con Skriniar. Cambiano interpreti i due tecnici, ma la partita continua a non decollare. La volontà rossonera si perde sulla trequarti, l’Inter prova ad alzare il baricentro alla ricerca di un gol che sarebbe importantissimo in chiave ritorno, ma le idee sono confuse. E la partita rimane bloccata fino al fischio finale di Mariani. Se ne riparla a fine aprile con la gara di ritorno. Sperando anche in un altro spettacolo.

Massimo Ciccognani: