La vince l’Inter, con la forza dei nervi distesi. Basta il gol all’alba del match di Federico Dimarco per archiviare la pratica. Partita non bellissima. Primo tempo nerazzurro, con il gol dell’esterno che ha spaventato la Juve. Nella ripresa bianconeri più attivi, ma l’Inter non ha mai sofferto e portato a casa la qualificazione.
Così in campo Inter e Juventus
Inzaghi scioglie la riserva in prima linea, affiancando Dzeko a Lautaro Martinez. Panchina per Lukaku. In mezzo c’è Calhanoglu accanto a Mkhitaryan e Barella, esterni di centrocampo Dumfries e Dimarco. Dietro tra i pali c’è Onana, davanti a lui Darmian, Acerbi e Bastoni. Dal canto suo Allegri (3-5-1-1) propone Chiesa come falso nueve con Di Maria alle spalle. In mezzo
Rabiot, Locatelli e Miretti, sugli esterni De Sciglio e Kostic. Perin tra i pali, con Bremer, Bonucci e Alex Sandro nei tre di difesa. Direzione di gara affidata a Daniele Doveri di Roma.
Sblocca Dimarco
Un primo tempo di marca nerazzurra, risolto dal gol dopo quindici minuti di Federico Dimarco. Juve che si è mossa a tratti secondo i canoni di Allegri, Inter più pungente e vicina in un paio di occasioni al raddoppio. L’Inter parte meglio, aggressiva sul portatore palla bianconero. Impatto decisamente migliore, con Dzeko che va subito alla conclusione sul centro di Barella, ma mette fuori, anche se era partito da posizione irregolare. L’Inter spinge e in un battito di ciglia trova il vantaggio. Azione alla mano, l’assist finale è di Barella che premia l’inserimento a centro area di Federico Dimarco. Un minuto e l’Inter sfiora il raddoppio: Locatelli perde una palla velenosa nel cuore dell’area, Lautaro Martinez è impreciso e palla che fa la barca al palo. Juve lenta e prevedibile, l’Inter abbassa il baricentro e controlla senza affanni. Di Maria crea, poi è Kostic a provarci, Onana si distende e devia in angolo. Poi, nel finale, ancora Lautaro spreca una buona occasione. Tutto qui il primo tempo che premia Inzaghi.
L’Inter controlla e passa
Milik rileva Kostic alla ripresa del gioco. L’Inter riparte forte, Dzeko manda al bar Bremer, gran giocata, diagonale vincente. Tutto fermo per posizione di partenza irregolare del bosniaco. Si resta sull’1-0. Primo cambio per Allegri, dentro Paredes per Locatelli. Juve adesso in pressione, Inter che preferisce ripartire di controgioco. Check del Var per un presunto tocco di mani di Bastoni, c’è nulla. Dumfries va via di forza sulla destra, la mette in mezzo, Lautaro non ci arriva. Cambia anche Inzaghi, fuori Dzeko, dentro Lukaku, poi è Barella, non al meglio, a lasciare il posto a Brozovic, mentre Allegri inserisce Danilo per Bonucci. Altra sgroppata di Dumfries che converge e viene messo giù, punizione dal limite. Batte Dimarco, palla respinta dalla barriera sui piedi di Mkhitaryan che calcia di prima intenzione, Perin si salva in angolo. Juve a testa bassa, Inter a difendersi. La partita si apre, dopo un contropiede sprecato dai nerazzurri, ecco accendersi Di Maria, Onana blocca a terra. Altro doppio cambio per Inzaghi, dentro Correa e Gosens, fuori Lautaro e Dimarco, mentre Allegri inserisce Pogba per Miretti. Dieci alla fine. Ultimo cambio per Inzaghi che inserisce Gagliardini al posto di Calhanoglu. Ci prova Brozovic su punizione, Milik devia e rischia l’autogol. Sul fronte opposto palla in profondità per Chiesa che non controlla bene, Onana chiude. Quattro di recupero. Dove succede poco. Doveri dice che può bastare e l’Inter si prende la finale contro la vincente di Fiorentina-Cremonese di domani (all’andata 1-0 per i Viola).