Senza la scenografia degli anni passati, striminzita nei suoi aspetti generali dall’emergenza coronavirus, alla convention del Partito democratico si punta tutto sui contenuti. E sui personaggi, con qualche pezzo da novanta che scende in campo a Milwaukee per esporre, una volta per tutte, le ragioni per cui gli americani dovrebbero votare per Joe Biden alle presidenziali di novembre. Sul tavolo, anzi, sui palchi c’è di tutto: la pandemia, il caso George Floyd e il filone mai sopito della questione razziale, il tema migranti… Il cahier de doléances è piuttosto lungo ma, in buona sostanza, il comune denominatore è uno. Ed è Michelle Obama a scandirlo a lettere chiare: “Donald Trump è il presidente sbagliato per il nostro Paese”.
Michelle Obama in campo
L’ex first lady avanza qualche paragone con la presidenza di Barack Obama, di cui Biden fu vice per otto anni. Anzi, “un magnifico vice”, come ribadito più volte da Michelle, che ne parla come di “un uomo profondamente perbene” e che “farà piani intelligenti, gestirà buoni team e governerà come qualcuno che ha vissuto una vita che tutti noi possiamo riconoscere”. Far sì che tali qualità diventino traino del Paese, secondo Michelle Obama toccherà agli elettori: “Sta a noi aggiungere le nostre voci e i nostri voti al corso della Storia, facendo risuonare l’echo delle parole di eroi come John Lewis che diceva ‘Quando vedete qualcosa che non è non giusto, dovete dire qualcosa, fare qualcosa’. Ecco la giusta forma dell’empatia. Non solo sentire, ma fare. Non solo per noi o per i nostri figli, ma per tutti”.
L’affondo di Sanders
Attesa giustificata anche per l’intervento di Bernie Sanders, battuto in volata alle primarie proprio da Biden, al quale comunque aveva quasi subito concesso il suo appoggio in vista della corsa presidenziale. E anche l’ex favorito per la sfida a Trump, mette nel mirino l’attuale inquilino della Casa Bianca. Andando giù, se possibile, ancora più pesante di Michelle: “Non è normale, non va trattato come normale un presidente che attacca il servizio postale per il voto, che dice che le elezioni andrebbero rinviate, che addirittura arriva a dire che potrebbe non lasciare la Casa Bianca se perdesse le elezioni”. Poi la chiosa finale, che è slogan e stoccata insieme: “Votate Joe Biden, Trump è una minaccia per la democrazia“.