In una fase emergenziale come quella che sta vivendo l’Italia in questo momento, è fondamentale che l’apparato politico remi tutto nella stessa direzione. Lo ha chiesto più volte il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, e implicitamente torna a ribadirlo anche Conte, al termine della tre ore in videoconferenza da Palazzo Chigi con i presidenti delle Regioni. Un briefing per fare il punto dell’emergenza coronavirus, dei provvedimenti presi fin qui e, soprattutto, per dimostrare al Paese che mano destra e mano sinistra spingono entrambe in un’unica direzione: “Il governo sta facendo tanto per le regioni – ha detto il premier -. Ognuno di noi, ministri, governatori, a tutti i livelli istituzionali, sta dando il massimo. Questo deve contare di più di ogni incomprensione. Ma serve collaborazione e correttezza anche nelle comunicazioni, per non alimentare scontri che non ci sono e non devono esserci”.
Rivendicazioni e appelli
Il messaggio è chiaro: mettere da parte le divergenze e, soprattutto, le frizioni del passato (anche recente) per dare al Paese una necessaria immagine di comunione d’intenti. Un invito che il premier inserisce nel mezzo delle rivendicazioni sull’azione costante del governo, pur dicendosi consapevole degli screzi avuti fin qui: “Sono perfettamente consapevole delle quotidiane pressioni a cui siete sottoposti nel compiere le scelte di gestione e organizzazione sanitaria regionale che rientrano nell’ambito della vostra competenza. Sapete che in me troverete sempre, come lo è stato fino ad oggi, un punto di riferimento importante”. Insomma, non alimentare polemiche e guardare avanti con uno sguardo unitario, poiché “in questo difficile momento per la Nazione dobbiamo continuare a lavorare con la massima correttezza e collaborazione istituzionale”, ha detto il Presidente del Consiglio”.