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Consultazioni, partiti al Colle: mandato esplorativo a Fico

Il Capo dello Stato ha convocato il presidente della Camera al Quirinale: affidato il compito di verificare una maggioranza

Con la salita al Quirinale del centro-destra unito e del Movimento Cinque Stelle si è concluso il giro di consultazioni voluto dal presidente Sergio Mattarella per trovare una soluzione alla Crisi di governo.

La salita del Centrodestra

I primi ad andare al colle, in questo terzo e ultimo giorno di colloqui, sono stati gli esponenti di Lega-Forza Italia-Fratelli d’Italia e altri cosiddetti cespugli moderati della colazioni come i movimenti di Toti e Lupi. “Nessun appoggio a questa maggioranza” è stato il cuore del messaggio lanciato da Salvini, Meloni e Tajani. I leader della Lega Matteo Salvini ha riferito della richiesta di elezioni rivolta a Mattarella per arrivare in breve tempo ad “un governo con programma coeso e maggioranza solida”, parole che vanno lette alla luce dei sondaggi che danno la maggioranza al blocco conservatore in entrambi i rami del parlamento. Il segretario del Carroccio ha poi dato piena disponibilità a collaborare su provvedimenti utili a italiani.

“Abbiamo sottolineato – ha aggiunto Salvini – che non si può andare avanti con questa maggioranza. Se non ci sarà il voto valuteremo insieme”, queste parole lasciano però uno spiraglio alla formazione di eventuali governi di unità nazionale partecipati anche dai partiti di centro-destra. Una via che sarebbe intrapresa però solo a condizione di un cambio del premier e della squadra di governo, insomma in piena discontinuità con il Conte-bis. Questa partita si aprirà solo se l’attuale maggiora non troverà i numeri per far ripartire l’attuale esecutivo o varare un Conte-ter.

Il M5s al Colle

Subito dopo, intorno alle ore 17 è stata la volta della delegazione dei M5S guidata da Vito Crimi. I grillini hanno confermato l’appoggio a Conte e l’apertura ad Italia di Viva (Iv) di Renzi. C’è dunque da registrare un cambio di strategia, visto che fino a ieri molti parlamentari del movimento escludevano categoricamente un ritorno in maggioranza dei renziani perché ritenuti inaffidabili. Fatto sta che in queste ore molte indiscrezioni parlano di una fronda di 40 parlamentari che chiudono al ritorno di Iv, minacciando una scissione.

Bisogna comunque considerare che anche il Pd non ha alcuna intenzione di aprire una campagna elettorale ma nuovo accordo con Renzi dovrebbe prevedere almeno un rimpasto di governo e forse anche un cambio alla presidenza del Consiglio sebbene l’unico premier indicato dai Dem resta Conte.

Elezioni, per ora no

La strada delle elezioni sembra per ora esclusa anche da Mattarella, queste le sue parole al termine delle Consultazioni: “Come è evidente le tre emergenze, sanitaria, sociale ed economica richiedono immediati provvedimenti di governo, è doveroso quindi dar vita presto a un governo con un adeguato sostegno parlamentare per non lasciare il nostro Paese esposto agli eventi in un momento così decisivo per la sua sorte“. Sarà quindi una questione di numeri, un esecutivo che tira campare grazie al voto esterno di alcuni peones dell’opposizione non vedrà mai la luce.

Mandato esplorativo a Fico

In serata, il Capo dello Stato ha conferito il mandato esplorativo al presidente della Camera: “Il presidente della repubblica ha ricevuto questa sera al palazzo del Quirinale il presidente della Camera Roberto Fico e gli ha affidato il compito di verificare una maggioranza politica. Il presidente della Repubblica ha chiesto al presidente Fico di riferire entro la giornata di martedì”.

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