“Abbiamo una grandissima sfida, non abbiamo alternative, dobbiamo vincerla e lo possiamo fare solo tutti insieme”. Interviene all’Assemblea di Confindustria il premier Giuseppe Conte, che espone la strategia italiana su Recovery e, quindi, futuro. “Ci doteremo per il nostro piano di ripresa e resilienza di uno strumento normativo ad hoc, non c’è altra strada. Una struttura dedicata con norme specifiche e soggetti attuatori dedicati che ci garantisca trasparenza e tempi di attuazione certi”.
Confindustria e il riassetto
L’invito del presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, è a dar vita a un grande Patto per l’Italia. Che si inserisca nell’ottica del cambiamento e, soprattutto, della presa di coscienza sui difetti strutturali del nostro Paese. Con i fondi del Recovery fund che intervengono in una fase dalla quale potrebbe scaturire la scintilla del cambiamento, oltre che del tamponamento dell’emergenza. “In Italia – ha spiegato Conte – abbiamo afferrato da subito che sarebbe stato impossibile porsi il problema della tutela del tessuto produttivo trascurando la salute delle persona. Lo abbiamo capito sin da quando i lavoratori si sono rifiutati di entrare in fabbrica, e non eravamo ancora al lockdown”.
L’azione del governo
Secondo il premier, anche in un momento di estrema crisi, come quello della chiusura delle attività produttive, “abbiamo afferrato un principio fondamentale: non si può tutelare l’economia senza tutelare la salute e la sicurezza dei cittadini”. Il presidente del Consiglio ha spiegato che “ognuno è libero di valutare autonomamente se l’azione del governo è stata soddisfacente o meno ma sarebbe corretto riconoscere che questo governo è riuscito ad attenuare l’impatto dell’emergenza con una mobilitazione di risorse che non ha precedenti”.