La domenica che non ti aspetti, fatta di sorprese. La notizia più clamorosa arriva dal Brianteo, dove il Monza di Sandro Nesta impone il pareggio all’Inter campione d’Italia per la felicità del Napoli di Antonio Conte che dopo il 4-0 di Cagliari, vola solitario in testa alla classifica, in attesa dell’Udinese in campo domani a Parma.
Inter, pari e rimpianti
Emozioni e gol, tutti nel finale al Brianteo, dove il Monza impone l’1-1 all’Inter che va sotto per effetto del gol di Mota a dieci dalla fine, per poi riprenderla con Dumfries quando mancavano solo due giri di lancette alla fine. La vigilia di Champions, con la trasferta di mercoledì a Manchester contro il City, si apre con un pari in rimonta a Monza, al termine di un match equilibrato, con l’Inter che però ha avuto più occasioni dei padroni di casa, leziosi nel giro palla. Dopo un primo tempo noioso, ma con Lautaro che ha fallito per imprecisione tre occasioni, la ripresa ha offerto maggior determinazione da parte dell’Inter che però ha fatto fatica a sbloccarla. Nel finale, le scintille, con il vantaggio del Monza a dieci dalla fine: centro di Izzo, la testa di Mota e Sommer si inchina per raccogliere il pallone. Inter a testa bassa, toccata nell’orgoglio. Il pari è merito di un altro subentrato, Dumfries che sempre di testa mette dentro praticamente a porta vuota. Quattro di recupero, che servono solo all’Inter per alimentare i rimpianti. Bene il Monza che per alcuni minuti ha sognato l’impresa.
Poker Napoli
A Cagliari non c’è partita, la domina il Napoli di Conte che piazza un poker terrificante. Intesa perfetta tra Lukaku e Kvara che si intendono alla perfezione. Sblocca Di Lorenzo, su una palla sporca, con decisione decisiva di Mina. Gli azzurri dilagano nella ripresa, quando si innesca la premiata Kvara-BigRom che firmano due gol in rapida successione che chiudono la sfida. Sigillo finale di Buongiorno che consegna a Conte un Napoli già solido e vicino al suo credo tattico. E intanto stasera, è solo in testa alla classifica.
Festa Dea
L’Atalanta vince e festeggia l’inaugurazione completa del Gewiss, il nuovo stadio di Bergamo dopo la grande ristrutturazione. La Dea si è imposta per 3-2 sulla Fiorentina in un match dagli alti contenuti, con i bergamaschi a rimontare due volte lo svantaggio. La Fiorentina passa in vantaggio con Martinez Quarta ma viene ripresa da Retegui che conferma il suo buon momento. Viola di nuovo avanti con Kean, bene l’attaccante azzurro. ma nei minuti di recupero subiscono un letale uno-due bergamasco per effetto delle reti messe a segno da De Ketelaere e Lookman che nel giro di sessanta secondi la ribaltano. L’Atalanta sale a sei punti in classifica, mentre la Fiorentina rimane inchiodata a quota 3.
Il Toro non sfonda
Torino-Lecce sembrava partite meno difficile del previsto, ma alla fine è finita 1 reti inviolate. Primo tempo senza emozioni e tiri in porta solo dei salentini con Morente e Krstovic. Meglio il Lecce nella ripresa che va vicino al colpo grosso con lo stesso Krstovic, ma si esalta Milinkovic Savic e salva la porta granata. Il Torino, perde l’occasione di volare solo in testa in attesa dell’Inter, ma aggancia la Juve a quota 8. Secondo risultato utile consecutivo per i salentini di Gotti.
La Roma si butta via
I giallorossi giocano un primo tempo sontuoso a Marassi contro il Genoa, vanno in vantaggio con Dovbyk (oltre al possibile rigore negato a Dybala), ma hanno il torto di arretrare troppo il baricentro nella ripresa, lasciando campo al Genoa che spinge e la riprende al minuto 96, con il colpo di testa di DeWinter che beffa la retroguardia giallorossa.