Colpiti obiettivi di Hamas nella Striscia, riprendono i lanci di razzi da Gaza

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Settimo giorno del conflitto. Con una serie di attacchi durante la notte, l’esercito israeliano ha colpito obiettivi di Hamas nella striscia di Gaza, comunica il portavoce militare. Dopo un intervallo di 10 ore, è ripreso il lancio di razzi da Gaza sul sud di Israele e le sirene di allarme risuonano anche nel centro del Paese, compresa l’area di Tel Aviv. Le Nazioni unite, riprese dai media israeliani, riportano che già prima dell’ordine di evacuazione oltre 420mila palestinesi hanno abbandonato le proprie abitazioni a Gaza.

Razzi da Gaza

Sono ripresi i lanci di razzi da Gaza sul sud di Israele dopo una pausa di circa 10 ore. Lo ha detto l’esercito spiegando che per ora ad essere sotto tiro sono le comunità israeliane a ridosso le Striscia. Secondo l’esercito ieri solo su Ashkelon, città costiera nel sud del Paese, Hamas ha lanciato oltre 150 razzi. Le sirene di allarme per i lancio di razzi da Gaza stanno risuonando nella parte centrale di Israele, compresa l’area grande di Tel Aviv che include anche l’aeroporto Ben Gurion. Lo hanno segnalato i sistemi di rilevazione. Negli ultimi attacchi dalla Striscia verso le comunità israeliane a ridosso di Gaza, in particolare nel kibbuts di Nirim ci sono quattro feriti di cui uno in condizioni critiche. Lo riferiscono i media.

Attacchi su larga scala

La notte scorsa l’esercito israeliano ha condotto attacchi su “larga scala” su obiettivi di Hamas nella Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare spiegando che sono stati “uccisi numerosi operativi” dell’unità dell’elite di Hamas, ‘Nukhba’. Tra i dirigenti di Hamas colpiti anche il capo del sistema aereo di Gaza, Merad Abu Merad, ritenuto responsabile “per aver diretto i terroristi durante il massacro di sabato scorso”. L’esercito ha fatto sapere di aver ucciso Ali Qadi comandante di compagnia dell’unità d’élite di Hamas ‘Nukheba’ che ha condotto “l’attacco terroristico alle comunità israeliana a ridosso della Striscia lo scorso sabato”. “Nel 2005 Qadi – ha proseguito l’esercito – fu catturato per l’uccisione e il rapimento di civili israeliani e poi rilasciato nello scambio di prigionieri per il soldato Gilad Shalit“.

Corpi degli scomparsi

I commando israeliani che ieri in territorio di Gaza hanno condotto “blitz localizzati” hanno trovato e recuperato “corpi” di gente scomparsa dall’inizio dell’attacco di Hamas sabato scorso. Lo sostengono vari report sui media israeliani. L’esercito israeliano non ha confermato le notizie apparse sui media circa il recupero di “corpi” avvenuto ieri durante incursioni di commando israeliani all’interno del territorio di Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Richard Hecht in una conferenza stampa con i media internazionali. “Non ne sono al corrente – ha sottolineato Hecht – e non posso quindi confermarlo”.

Vittime e sfollati

“Almeno 324 persone“, tra cui 126 bambini e 88 donne, sono state uccise negli attacchi israeliani su Gaza nelle ultime 24 ore: lo ha dichiarato oggi il ministero della Sanità palestinese del movimento Hamas al potere a Gaza. Almeno 1.018 persone sono rimaste ferite nelle stesse circostanze, ha aggiunto il ministero in un comunicato. Sono circa 423mila i palestinesi che hanno lasciato le loro case a Gaza, anche prima dell’ordine di Israele di lasciare la parte nord della Striscia. Lo ha fatto sapere l’Onu, ripreso dai media israeliani.

Tentativo di infiltrazione

L’esercito ha annunciato di aver sventato un tentativo di infiltrazione di una cellula terroristica dal Libano in territorio israeliano. “Un drone – ha spiegato il portavoce – ha colpito e ucciso i terroristi”. I media parlano di quattro uccisi.

Morte di un giornalista

L’esercito israeliano “è al corrente della morte di un giornalista” avvenuta ieri nel territorio libanese nel corso di uno scontro a fuoco a ridosso del confine. “Si tratta di un episodio tragico e lo stiamo investigando”. Lo ha detto il portavoce militare israeliano Richard Hecht in una conferenza stampa con i media internazionali.  Il Libano si prepara a presentare una denuncia al Consiglio di sicurezza dell’ONU per “l’uccisione intenzionale da parte di Israele del giornalista libanese Issam Abdallah” e per altri giornalisti feriti, ha annunciato il ministero degli Affari esteri libanese. In un comunicato diffuso dall’agenzia governativa di notizie libanese, il ministero degli esteri denuncia “una palese aggressione, un crimine contro la libertà di espressione, contro il giornalismo e i diritti umani” e “attribuisce a Israele la responsabilità dell’attuale escalation” nel sud del Libano.

Notizia in aggiornamento

Fonte Ansa

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