Il colpo più duro possibile inflitto ai narcos della Colombia. Un arresto paragonabile solo a quello di Pablo Escobar. Così il presidente colombiano, Ivan Duque, ha commentato l’arresto di Dairo Antonio Usuga, noto come “Otoniel”, re del traffico della droga nel Paese. Un blitz nella giungla, che ha fatto segnare un successo importante per il governo conservatore. Usuga era il latitante più ricercato della Colombia, leader del Clan del Golfo (il più potente gruppo narcos del Paese) e, soprattutto, identificato come il vero erede di Escobar. Anche per questo la sua cattura rappresenta uno dei colpi più duri inferti al narcotraffico del Sudamerica.
Operazione nella giungla
Cinque milioni di dollari l’importo della taglia posta su Usuga, ricercato da circa sei anni. Immane l’elenco di reati di cui “Otoniel” è chiamato a rispondere, nell’ambito di ben 120 processi. Fra le contestazioni, rientrano omicidi plurimi ed esportazione di tonnellate di stupefacenti (soprattutto cocaina dell’Uraba). Duque non ha nascosto che il leader dei narcos tratto in arresto “è il narcotrafficante più temuto al mondo, assassino di poliziotti, soldati, leader sociali ed è accusato anche di abusi sessuali su minori”.
Collaborazione internazionale
La pericolosità del soggetto ha dato luogo a una delle più imponenti operazioni di Forze dell’ordine nella storia della Colombia. Il governo ha mobilitato uomini e mezzi per accerchiare il nascondiglio di Usuga nella giungla. Secondo il ministro della Difesa, Diego Molano, almeno 500 uomini delle Forze speciali sono stati messi in campo, assieme a 22 elicotteri. A supporto, anche le intelligence di Usa e Regno Unito. Il blitz è stato eseguito nella provincia di Antioquia, e un agente di polizia sarebbe rimasto ucciso durante l’operazione.
Ascesa violenta fra i narcos
A seguito dell’arresto nei pressi di Necocli, vicino al confine panamense, Usuga è stato trasportato in aereo a Bogotà, per essere poi trasferito in carcere sotto una massiccia scorta di militari. Gli Stati Uniti, secondo Duque, hanno già chiesto l’estradizione del narcotrafficante, col presidente colombiano che ha assicurato di lavorare con le autorità “per raggiungere anche questo obiettivo”. Con il blitz contro Otoniel, il governo colombiano priva del suo leader l’organizzazione criminale più feroce del Paese, protagonista di una violenta ascesa nel mondo del narcotraffico. Usuga aveva assunto la guida del Clan del Golfo nel 2012, succedendo a suo fratello Juan de Dios, ucciso nel 2012 in un’operazione di polizia.