Si aprirà il 6 novembre e si chiuderà il 18 dello stesso mese la Cop27 di Sharm el-Sheikh, in Egitto. Il 7 novembre, in quell’ambito, sarà presentato un fondo italiano per il clima da 840 milioni all’anno per 5 anni per sostenere le politiche climatiche nei paesi in via di sviluppo. Ma In Italia, già si stanno muovendo i primi passi per contrastare i cambiamenti climatici: ecco come.
La lotta al cambiamento in Italia
Contro i cambiamenti climatici arrivano 6,6 milioni di nuovi alberi con i fondi del Pnrr per creare corridoi verdi fra città e campagne, mitigare le isole di calore in estate, rafforzare il terreno contro le bombe d’acqua e ripulire l’aria inquinata dallo smog. Lo annuncia il presidente della Coldiretti Ettore Prandini in occasione del summit con i florovivaisti italiani all’assemblea di Assofloro, in vista della prossima Cop27. “Con Federforeste e Assofloro abbiamo elaborato il progetto di piantare milioni di alberi nell’arco dei prossimi anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane, anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra città, sistemi agricoli di pianura e il nostro patrimonio forestale”, afferma Prandini nel sottolineare che si tratta di “un obiettivo importante che possiamo raggiungere solo sostenendo il settore florovivaistico nazionale fortemente colpito dai rincari energetici, contro i quali abbiamo ottenuto dal ministero lo stanziamento di 25 milioni di euro a favore delle imprese“. I vivai, infatti, devono affrontare spese raddoppiate (+95%) con punte che vanno da +250% per i fertilizzanti a +110% per il gasolio o +1200% per il metano per il riscaldamento delle serre; incrementi anche gli imballaggi dalla plastica per i vasetti (+72%) al vetro (+40%) fino alla carta (+31%). Il florovivaismo, ricorda Coldiretti, vale 2,5 miliardi di euro e garantisce 200 mila posti con 30 mila ettari di territorio coltivato da 21.500 imprese coinvolte tra produzione di piante e fiori in vaso (14 mila) e quelle da trapianto (7.500). Un patrimonio strategico per incrementare gli spazi verdi nelle città dove a oggi sono appena 33,8 metri quadrati ad abitante; si va dai 15,2 metri quadrati di Messina ai 17,1 di Roma, dai 17,8 di Milano ai 22,2 di Firenze, dai 42,4 di Venezia ai 9,2 di Bari.
Fonte Ansa