Nel nostro Paese aumentano i casi di positività al Covid legati alla circolazione sul territorio della variante Delta, che avrebbe una trasmissibilità superiore alle altre, da cui però chi ha completato il ciclo di vaccinazione riceverebbe una protezione equivalente a quella osservata contro la variante Alpha (attualmente la più diffusa in Italia). E’ quanto emerge dalla circolare di venerdì 25 giugno del Ministero della Salute avente per oggetto l’Aggiornamento della classificazione delle nuove varianti Sars-CoV-2, la loro diffusione in Italia e il rafforzamento del tracciamento, con particolare riferimento alla variante Delta. Intanto il ministro Roberto Speranza ha firmato l’ordinanza che fa entrare in zona bianca anche la Valle d’Aosta, a partire da lunedì 28 giugno. Da quella data tutta l’Italia sarà “bianca”.
Diffusione
Al 6 giugno, riporta il documento, la variante prevalente in Italia risulta essere quella Alpha, mentre delle altre varianti “di interessa per la sanità pubblica” è minore dell’1% eccetto che per la Eta (1,9%). “Casi associati a varianti Kappa e Delta sono al momento rari“, continua la circolare che però evidenza l’aumento delle segnalazioni “in particolare di focolai dovuti alla variante Delta”.
Trasmissibilità e protezione
Secondo quanto scritto nel testo del Ministero, la variabile Delta sarebbe del 40-60% più trasmissibile rispetto alla Alpha e “può essere associata a un rischio più alto di ospedalizzazione“. Nella circolare si legge inoltre che chi ha ricevuto solo una dose di un ciclo di vaccinazione che ne prevede due, in base alle evidenze risulterebbe meno protetto rispetto a chi le ha ricevute entrambe.
L’ordinanza
“Ho appena firmato l’ordinanza che porta la Valle d’Aosta in zona bianca. Tutta l’Italia è è bianca perché il quadro è migliorato, ma non dobbiamo considerare chiudere la battaglia”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza a Oggi è un altro giorno su Raiuno. Lo riporta Italpress.
Rapida evoluzione
Con i dati estratti al 21 giugno, prendendo come riferimento le segnalazioni dal 28 dicembre 2020 fino a quella data, l’Istituto superiore di Sanità riporta un totale di 31.158 casi d’infezione segnalati al Sistema di sorveglianza integrata Covid-19. Nel rapporto dell’Iss del 25 giugno sulla prevalenza e la diffusione delle varianti, si segnala che nonostante la variante Alpha sia ancora la più diffusa, il suo trend è in diminuzione. Mentre i casi da varianti Kappa e Delta passano dal 4,2% al 16,8% di giugno. “Dalla nostra sorveglianza epidemiologica emerge un quadro in rapida evoluzione che conferma come anche nel nostro Paese, come nel resto d’Europa, la variante Delta del virus stia diventando prevalente“, ha detto Anna Teresa Palamara, direttrice del Dipartimento Malattie Infettive dell’Iss. “Con la prossima flash survey avremo una stima più precisa della prevalenza”, ha aggiunto.