Un occhio che scruta l’universo e ne osserva gli oggetti celesti più estremi, come i buchi neri, e i loro processi, come le esplosioni delle supernovae. Con anche un po’ di Italia. Si tratta del Cherenkov Telescope Array, progetto internazionale a cui partecipano l’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf) e l’Istituto nazionale di fisica nucleare, presentato nel corso di un evento organizzato presso il Padiglione Italia nell’ambito dell’Expo Dubai 2020.
Una nuova finestra
“Sarà un nuovo, potentissimo osservatorio che gli scienziati di tutto il mondo avranno a disposizione per aprire una nuova finestra osservativa nello studio dell’universo delle alte energie”, ha detto il presidente dell’Inaf Marco Tavani. Il nuovo telescopio, il più grande e sensibile al mondo per la rilevazione di raggi gamma, permetterà infatti di “studiare buchi neri, stelle di neutroni, esplosioni di supernovae, gli oggetti celesti più estremi a noi noti e conoscere i loro segreti e i processi fisici che li governano”, ha aggiunto.
“La cooperazione globale è fondamentale: l continuo successo del CTAO non sarebbe possibile senza il sostegno mondiale di un numero crescente di agenzie e organizzazioni”, ha commentato il managing director del Cherenkov Telescope Array Federico Ferrini.