Per quanto riguarda la questione Pil, i numeri sono abbastanza sconfortanti: inversione di 8 punti (10 in caso di colpo di coda), 11,6% di disoccupazione e deficit al 10,4% del Pil, cosa che non accadeva da quasi quarant’anni. Inevitabile il contraccolpo sui consumi e sugli investimenti: calo del 7,2% per i primi, del 12,3% per i secondi. Percentuali addirittura maggiori, indirizzati verso i numeri dell’annus horribilis 2008, per esportazioni e importazioni, con crolli rispettivi del 14,4% e del 13,5%.