Terminato il Consiglio dei ministri sulle nuove misure anti covid che saranno in vigore dal 26 aprile fino al 31 luglio: consentite le attività all’aperto, tornano in classe gli studenti, riaprono i ristoranti, riprendono gli spettacoli e viene prevista la “carta verde” per consentire gli spostamenti tra le regioni.
Diversità di vedute nella maggioranza
Insomma l’Italia riparte con un primo piano di riaperture, frutto di valutazioni scientifiche e mediazioni politiche: all’interno della stessa maggioranza ci sono diversità di vedute tra chi preferisce la prudenza e chi invece vorrebbe accelerare con la ripresa di tutte le attività per sostenere un’economia ormai fortemente provata dalla pandemia. Di questo avviso anche Fratelli d’Italia che siede all’opposizione.
Il coprifuoco resta alle 22
Un altro tema su cui si è registrata tensione prima del vertice di governo è stato il coprifuoco che il premier ha confermato essere, per il momento, alle 22. Come aveva già insistito il ministro Cinque Stelle Patuanelli.
E proprio a tale proposito i ministri della Lega hanno deciso di astenersi e non votare il provvedimento sulle riaperture in esame dopo la decisione di non spostare alle 23 l’orario del coprifuoco, come chiesto dal leader del Carroccio Matteo Salvini.
Gli spostamenti tra regioni e non solo
Forza Italia propone un Green pass italiano che “anticipi e integri poi quello europeo senza sostituirlo”. Lo ha annunciato l’eurodeputato e coordinatore nazionale del partito, Antonio Tajani. “Il Green pass europeo, o italiano, non è un certificato che obbliga gli europei a vaccinarsi, ma è uno strumento che permetterà di difendere la nostra economia e la nostra libertà“, ha più volte sottolineato Tajani. L’obiettivo finale è “utilizzare il Green pass italiano per incrementare le presenze turistiche, per permettere la partecipazione a eventi teatrali, sportivi e per l’accesso in tutti i luoghi dove richiesto”. Lo stesso potrà valere per i turisti stranieri.