Doppio disco verde in consiglio dei Ministri di oggi venerdì 4 giugno. Sono stati approvati due decreti legge, quello “ponte” per l’assegno unico e il decreto Reclutamento sulle assunzioni nella Pubblica amministrazione.
Assegno per i figli
Parte dal primo luglio e durerà fino a dicembre 2021, l’aiuto statale rivolto a una platea di quasi due milioni di famiglie che – scrive l’agenzia Dire – verrà corrisposto in base al numero dei figli e alla situazione economica certificata dall’Isee. Dal gennaio 2022 entrerà poi a pieno regime.
“E’ un momento bello per l’Italia. Il presidente Draghi lo aveva promesso, questo governo lo ha portato a compimento. Da luglio l’assegno per i figli ci sarà, nelle nostre case, per tutte le famiglie. Un’iniezione di fiducia e di speranza condivisa da tutte le forze politiche. E’ davvero il segno dell’Italia che rialza la testa, che riparte. Uno straordinario risultato, è una giornata storica“, ha detto la ministra per le Pari opportunità e la Famiglia Elena Bonetti, firmataria del dl insieme al ministro del Lavoro Andrea Orlando e del titolare del dicastero di Economia e finanze Daniele Franco.
Scrive Public Policy, che ha preso visione della bozza del decreto costituito da sette articoli, che nel testo viene specificata la natura temporanea dell’assegno e che sarà su base mensile fino al 31 dicembre, oltre a poter essere compatibile con il Reddito di cittadinanza. Sempre Public Policy scrive che potrà fare richiesta chi paga le tasse in Italia o che è residente da almeno due anni, inoltre sono ammessi anche cittadini italiani e della comunità europea, oltre ai titolari di permesso di soggiorno per motivi di lavoro o di ricerca almeno semestrale. Continua Public Policy potranno accedere coloro che sono residenti o domiciliati in Italia con i figli a carico sino al compimento del diciottesimo anno di età.
Gli importi, scrive LaPresse, vanno da 30 euro a un massimo di 217,8 euro al mese per ciascun figlio. La misura riguarda autonomi e disoccupati, chi non ha accesso ad altri sostegni, per poi riguardare tutti dall’inizio del prossimo anno.
Nel corso del cdm, è stato dato il via libera alla nomina di Raffaele Tangorra, segretario generale del Ministero del Lavoro, a commissario Anpal, su proposta di Orlando. Lo riporta Adnkronos.
“Una ventata di modernità”
Approvato anche il decreto legge per il reclutamento di personale nella Pubblica amministrazione in funzione del Piano nazionale di ripresa e resilienza e per l’efficienza della giustizia. “Questo decreto è una ventata di modernità. Abbiamo approvato come rafforzare il capitale umano che dovrà attuare il Pnrr. Ci poniamo l’obiettivo di spendere 230-240 miliardi nell’arco di cinque anni”, ha detto in conferenza stampa il ministro per la Pubblica amministrazione Renato Brunetta.
Il testo, scrive LaPresse, prevede il reclutamento di 16.500 dipendenti all’ufficio per il processo “nel periodo 2021-2024, in due scaglioni, con contratto di lavoro a tempo determinato della durata massima di due anni e nove mesi per il primo scaglione e di due anni per il secondo”. Altri 5.410 andranno ad aumentare le fila del personale amministrativo non dirigenziale alla giustizia “nel periodo 2021-2026, con contratto di lavoro a tempo determinato della durata massima di trentasei mesi, con decorrenza non anteriore al 1° novembre 2021”.
Mille unità verranno assunte per il supporto a Regioni ed enti locali nella gestione delle procedure complesse, riporta ancora LaPresse. Cinquecento persone verranno assunte con un concorso “semplificato” per supportare la rendicontazione finanziaria nelle amministrazioni assegnatarie di progetti “per un periodo anche superiore a trentasei mesi, ma non eccedente la durata di completamento del Pnrr e comunque non oltre il 31 dicembre 2026“. Da questa graduatoria potranno essere essere assunti altri 300 per la governance del Recovery plan.
A questi numeri vanno aggiunte ulteriori assunzioni alla transizione ecologica e all’Agenzia italiana per il digitale un totale di 24.045. Queste assunzioni, scrive sempre LaPresse, saranno legate al raggiungimento di obiettivi. I contratti infatti contengono una clausola che ne consente la risoluzione unilaterale da parte della pubblica amministrazione, in caso di mancato raggiungimento annuale degli obiettivi assegnati al soggetto e definiti dal contratto.
La conferenza stampa
“Da dove provengono, queste 24mila assunzioni più le altre che saranno necessarie? Abbiamo messo in piedi un meccanismo innovativo. Avremo un nostro portale del dipartimento della Funzione pubblica dove cui arriveranno tutti i curricula funzionali alla realizzazione del Pnrr” – ha spiegato il ministro in conferenza stampa – “e attraverso il portale verranno selezionati e dopo messi a disposizione degli enti titolari dei progetti perché questi li possano scegliere, contrattualizzare e e far lavorare con contratti a termine a tre-cinque anni”.