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Cdm: approvata la Nadef e il decreto immigrazione

Il Consiglio dei ministri ha detto sì alla Nadef e alle espulsioni dal territorio italiano degli stranieri irregolari

Il Consiglio dei ministri appena concluso ha approvato la Nadef, che definisce la prossima legge di bilancio, e il decreto immigrazione che prevede espulsioni più facili in caso di stranieri irregolari e l’accesso nelle strutture di tutela a tutte le donne migranti e non più solo a quelle in stato di gravidanza

La Nadef

Via libera del Consiglio dei ministri alla Nota di Aggiornamento al Documento di Economia e Finanza, i cui dati sono stati inviati alla Commissione Europea dal ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti. Sul tavolo del Cdm un altro importante provvedimento quale il decreto immigrazione, che prevede espulsioni più facili per gli stranieri irregolari.

“Oggi il Governo ha approvato alcuni importanti provvedimenti. Abbiamo varato la Nadef, ovvero la cornice che definisce la prossima legge di bilancio. Stiamo lavorando per scrivere una manovra economica all’insegna della serietà e del buon senso”, scrive su Facebook la premier Giorgia Meloni, spiegando le misure approvate dal Cdm, “abbiamo prorogato la garanzia statale fino all’80% per l’acquisto della prima casa delle giovani coppie”.

La manovra manterrà “gli impegni che abbiamo preso con gli italiani: basta con gli sprechi del passato, tutte le risorse disponibili destinate a sostenere i redditi più bassi, tagliare le tasse e aiutare le famiglie”, ha aggiunto.

Immigrazione e sicurezza

“Il secondo provvedimento approvato dal Governo è un decreto su immigrazione e sicurezza. Rendiamo più veloci le espulsioni degli immigrati irregolari pericolosi, introduciamo la piena tutela per tutte le donne e manteniamo quella per i minori ma con le nuove regole non sarà più possibile mentire sull’età reale”, aggiunge Meloni.

Confermato il taglio del cuneo fiscale

La Nadef ha confermato, a quanto si apprende, il taglio del cuneo e l’avvio dell’applicazione della delega fiscale per proseguire nella politica di riduzione delle tasse. Nel corso del 2023 il Pil è stimato al 0,8% nel 2023, al 1,2% nel 2024, e rispettivamente al 1,4% e all’1% nel 2025 e nel 2026.

La nota tiene in considerazione la complessa situazione economica internazionale, l’impatto della politica monetaria restrittiva con l’aumento dei tassi d’interesse (che sottrae risorse dell’ordine di 14-15 miliardi agli interventi attivi a favore dell’economia e delle famiglie), le conseguenze della guerra in Ucraina. Le stesse fonti sottolineano che il Governo ha scelto “un’impostazione di bilancio seria e di buon senso”.

Le nuove norme per i migranti

Il decreto legge, sul tavolo del Cdm, sull’immigrazione e la sicurezza prevede la possibilità di svolgere più rapidamente gli accertamenti per verificare l’età del minore straniero non accompagnato. Gli accertamenti, si apprende, sono autorizzati dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni. Se l’età dichiarata non corrisponde al vero, lo straniero è condannato per falsa attestazione. La condanna per il reato di false dichiarazioni al pubblico ufficiale può essere sostituita dall’espulsione dal territorio nazionale.

Finora solo le donne in stato di gravidanza o le madri con minori venivano inserite subito nel sistema di accoglienza di secondo livello. Per tutte le altre, la normativa prevedeva lo stesso identico trattamento degli uomini adulti. Il decreto sui migranti, sul tavolo del Cdm, “corregge questa grave anomalia e – si apprende – garantisce a tutte le donne migranti, dunque non più solo a quelle in stato di gravidanza, l’accesso nelle strutture di maggiore tutela“.

Se lo straniero presenta una nuova domanda di protezione internazionale (domanda reiterata) durante l’esecuzione di un provvedimento di espulsione, si apprende ancora, il Presidente della Commissione territoriale, in composizione monocratica, valuta preliminarmente e immediatamente l’eventuale inammissibilità della domanda reiterata di protezione internazionale. In questo modo si contrasta la pratica delle domande di asilo pretestuose e dilatorie.

Il decreto aumenta – si apprende – il personale di Polizia da destinare presso le ambasciate e i consolati per potenziare le attività di controllo e di verifica del rilascio dei visti di ingresso.

Fonte: Agi

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