Silvio Berlusconi può sorridere: il Tribunale di Sorveglianza di Milano ha infatti depositato l’ordinanza che dichiara espiata la pena per il processo Mediaset, cui l’ex premier era stato condannato in via definitiva il 1 agosto 2013. Nella valutazione dei magistrati meneghini l’affidamento ai servizi sociali è andata come doveva e il leader di Forza Italia può dirsi riabilitato.Il tribunale presieduto da Pasquale Nobile de Santis si era riunito giovedì scorso, poco prima della sparatoria a Palazzo di Giustizia. Il provvedimento certifica il comportamento corretto mantenuto da Berlusconi, dopo il passo falso delle dichiarazioni contro la magistratura che gli erano costate una diffida da parte del giudice Beatrice Crosti.
Nel marzo scorso era stato concesso all’ex presidente del Consiglio lo sconto di pena per buona condotta, che aveva ridotto di un mese e mezzo la durata della condanna. Decisive per la decisione sono state le relazioni che Severina Panarello, capo dell’Ufficio esecuzione penale esterna, ha inviato in questi mesi sulla base dei colloqui periodici con Berlusconi e dell’andamento della sua attività di volontariato presso la Sacra Famiglia di Cesano Boscone.
Ma per l’ex cav la cosa più importante è un’altra: i giudici hanno infatti dichiarato estinta la pena accessoria dell’interdizione dai pubblici uffici per tre anni. Pur rimanendo ineleggibile in virtù della Legge Severino, contro la quale i suoi legali hanno presentato ricorso alla Corte di Strasburgo, il presidente azzurro potrà tornare a votare. In questi due anni Berlusconi ha continuato a seguire da vicino il suo progetto politico. Ma le limitazioni alla libertà personale imposte dai servizi sociali gli avevano impedito una presenza costante dentro Forza Italia e i risultati di questo assenteismo forzato sono sotto gli occhi di tutti: il partito è in frantumi. Dopo l’assoluzione definitiva per il Rubygate e l’estinzione della pena per il caso Mediaset per l’ex cavaliere è arrivato il momento del ritorno in campo.