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Casa Betania, un centro formazione della diocesi di Cefalù in Camerun

Il progetto è stato fortemente voluto da mons. Giuseppe Marciante e nasce nel 2019 dalla cooperazione missionaria tra la diocesi siciliana e quella africana

La diocesi di Cefalù realizzerà in Camerun un centro di formazione per giovani, dedicato alla preparazione di operai specializzati nei settori degli impianti

Ambiente educativo

La diocesi di Cefalù ha deciso di realizzare ad Obala, in Camerun, un Centro di formazione professionale che si chiamerà “Casa Betania”, con l’obiettivo di creare un ambiente educativo moderno e funzionale in cui i giovani del luogo possano acquisire le competenze professionali e la formazione tecnica per trovare occupazione nell’industria locale, sviluppare una carriera sostenibile e non essere più costretti ad abbandonare la propria terra.

Il progetto nasce prima della pandemia

Il progetto, fortemente voluto dal vescovo di Cefalù, mons. Giuseppe Marciante, nasce nel 2019 dalla cooperazione missionaria tra la diocesi siciliana e quella africana, guidata da mons. Sosthène Léopold Bayemi Matiei. La diocesi di Cefalù invierà nei prossimi giorni ad Obala 15 persone, accompagnate dal vicario, don Giuseppe Licciardi, proseguendo così le attività portate avanti negli anni grazie anche alle iniziative della Caritas, del Servizio pastorale cooperazione missionaria tra le Chiese e Migrantes e il gruppo dei Giovani missionari, nella costruzione di una Chiesa, nell’allestimento di una scuola e nella fornitura di materiali agricoli.

Materiali naturali e rinnovabili

Il Centro di formazione ospiterà 2 scuole, una dedicata alla formazione di operai specializzati nei settori degli impianti (termici, idrici, elettrici), dell’edilizia e dell’agricoltura, l’altra dedicata invece alla formazione di tecnici qualificati negli ambiti dell’architettura, dell’ingegneria e della fisica tecnica ed impianti. Il progetto è dell’architetto Salvatore Curcio e prevede efficienza energetica ottimale e impatto ambientale ridotto, oltre che l’utilizzo di materiali naturali e rinnovabili.

Fonte: Angesir

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